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Visualizzazione dei post da novembre, 2007

'O Caprare

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‘O Caprare è il Capraio. ' a caprare Aggiungi didascalia   Pastore dedito all'allevamento ed al pascolo delle capre. Nell'Ottocento e fino all'inizio del dopoguerra lo si poteva incontrare per i vicoli del Vomero e dell'Arenella, proveniente con il suo gregge dai pendii della Selva dei Camaldoli attraverso il largo di Cappella dei Cangiani fino a giungere in Via S. Giacomo dei Capri. ‘O Caprare chiamava le sue capre per nome ( Angiolina, Carmilina, Assuntina ), quasi come fossero persone a lui molto care, anche perché gli assicuravano il pane quotidiano, sia per la vendita del loro latte, appena munto direttamente nelle ciotole dei clienti, sia con la vendita dei prodotti caseari derivati (la ricotta fresca, la caciotta, il formaggio stagionato - il caprino ). Capre da latte  Attualmente nelle zone di Napoli Nord ( Mugnano, Marano, Calvizzano, Giugliano ) nel periodo estivo lo si può ancora incontrare nella trasumanza, c

'O Chiammatore

‘O Chiammmatore ,.era un antichissimo mestiere, che consisteva, specie in campagna, nel fattorie o nei cosiddetti casali ( agglomerati di primordiali casupole di campagna, dove dormivano e vivevano i bifolchi che vevivano a lavorare terre lontane fuori città ) a chiamare i compagni contadini al lavoro. Tale incarico era ricompensato da pochi centesimi e rappresentava un surrogato della sveglia, per cui  " 'O Chiammatore" era un sorta di caporale di giornata sia nell'intera stagione agricola, sia nell’ambito della raccolta stagionale dei prodotti ortofrutticoli. Altro significato nella lingua napoletana  del  " 'O Chiammatore" è contraddistinto da colui, che ha il compito di indicare con quale compagno desidera accoppiarsi  nei giuochi delle carte  da gioco napoletane come: ( ’o Tressette,         (Gioco di carte con quattro persone) (' o Quadrigliano o Tre a Chiammà ) ( Gioco di carte con quattro persone) ( ’o Tramme)          (

'O Chianchiere

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'O Chianchiere è il Beccaio , il Macellaio. Beccaio , macellaio Il venditore di carni fresche macellate in negozi attrezzati con un bancone alto e spazioso ( 'a Chianca ), con a lato un grosso ceppo di legno, poggiante su tre piedi anch'essi di legno ( Descheraio ), dove si tagliava i pezzi più grossi in fettine o ritagli più piccoli, come lo spezzatino e dove si spezzavano le ossa dell'animale, utilizzando una serie di coltelli e coltellacci. Era un mestiere qualificato e consisteva nel saper sfasciare l'animale macellato in pezzi privi di grasso e di cotica e farne bella mostra appesi a dei ganci  o su grossi piatti d'acciaio. Fino all'avvento delle tritacarni elettriche si utilizzavano per tritare i pezzi di carne, meno pregiati, da vendere per fare polpette o per confezionare (salsicce, cervellatine o salame) dei tritacarne manuali a forma di passatutto con una cinghia.collegata ad una manovella, che

'E Gioielle d' 'a Chiesa 'e Sant'Anna 'e Lombarde

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‘ E Gioielle D’ ‘A Chiesa ‘E S.Anna ‘e Lombarde ( noti pure il Compianto del Cristo del Mazzoni ed il Refettorio del Vasari ) Questa volta più di una curiosità storica, desidero farvi conoscere alcune delle tante bellezze artistiche e culturali della nostra amatissima Napoli, nascoste e quasi dimenticate, in una delle tante chiese da ristrutturare, purtroppo, non facilmente usufruibili per l’incuria e la cecità di chi sovrintende al ricchissimo patrimonio dei beni culturali ed architettonici della nostra Città. Ingresso della chiesa di S. Maria a Momteoliveto o S. Anna deui Lombardi Sto per iniziare a parlarvi della Chiesa Monumentale di S. Anna dei Lombardi a Napoli , che si trova precisamente a Piazzetta Monteoliveto , attaccata alla Caserma Pastrengo della benemerita Arma dei Carabinieri, nei pressi di Piazza Carità. Originariamente era conosciuta come “ La chiesa di S. Maria di Monteoliveto e fu fatta costruire nel 1411 per volere del Protonotario del Re

Il mito di Proteo

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Chi era Proteo Proteo, ministro di Poseidone, era considerato il pastore delle greggi marine Vuoi conoscere chi era Proteo , come trascorreva le sue giornate e come faceva le sue mitiche trasformazioni per sottrarsi, poiché era dotato del dono della profezia, a chi lo interrogava di non rilevargli il futuro.                            EccoVi ……..accontentato. Proteo era un Dio del mare, un profetico ministro di Nettuno , incaricato di far pascolare i branchi di foche ed altre greggi marine nei pressi dell’isola di Faro, vicino alla foce del fiume Nilo.   Proteo il vecchio Re del mare (incisione del 1531) Psamate (la nereide moglie di Proteo  figlia di Nereo)  in un particolare di un dinos risalente al 450 a.c.  Era noto anche come il vecchio del Mare , nato dalle acque il cui nome sembra una forma arcaica di Protogonos (nato per primo). La moglie di Proteo fu Psamate , che era figlia di Nereo, che gli dette due figli, Teoclimeno , che divenn

'O Cucchiere

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' O Cucchiere non è altro il Cocchiere. il Vetturino. Il cocchiere ( il vetturino di carrozzella)   Mestiere che si svolge guidando il cocchio( la vettura) od una carrozza signorile con cappotta a mantice, (cappotta, che si utilizzava per riparare i trasportati dal sole e dalla pioggia). Cocchiere di affitto 'O Cucchiere , se esercitava il suo mestiere per servizio pubblico con una carrozzella, tirata da un solo cavallo, era chiamat o "Cucchier’ affitte ", mentre se esercitava il mestiere a servizio privato veniva definito " Cucchiere appatrunate ". Infine nell'Ottocento " O Cucchiere " delle carrozze con più cavalli,   per lo più quattro, note come gli " Omnibus " (carrozza per tutti) erano detti " ‘e Trainieri". Carrozze omnibus detti pure Trainieri. ’O Cucchier' affitte " si potrebbe identificare come il moderno tassista e generalmente lo si poteva trovare, perché sosta

'O Cappellare

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'O Cappellare in italiano non è altro che il Cappellaio, chi fabbrica e vende cappelli di varia foggia e varia tipologia. Una volta 'e cappielle , che si confezionavano erano : ESTIVI    (le cosiddette pagliette), perché erano fatte di paglia e si era soliti “'ngegnarsele” od ad utilizzarle in primavera, sfoggiandole lungo una duratura passeggiata  nella ricorrenza della fest i vità di San Giuseppe  ( il 19 marzo) nella strada di  Via Medina a Napoli nei pressi del Maschio Angioino. Paglietta ( cappello estivo  di paglia)    INVERNALI , che erano confezionati con stoffa pesante, per ripararsi dal freddo, tra i più utilizzati c'erano : Cappello basco , detto comunemente 'o piripisse ( 'o Piripisse = Basque o basco, di origine spagnola) Cappello di lana , noto come il Mefisto ( ‘o Cappielle 'e Lane = Mefisto, usato specie nel letto dalle persone anziane) 'E CEREMMONIE   tra i quali si

'O Cevezare o Ceuzare

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'O Ceuzare era il venditore ambulante di gelse. 'O ceuzaro ( venditore di gelse)   Le gelse ( 'e Ceuze ) frutto originario del Giappone, piantato in Italia per l'allevamento del baco da seta, che si alimentava mangiando le gelse.  Le migliori piantagioni erano stato poste quasi tutte nella zona di Terzigno , Comune dell’entroterra Napoletano, per cui nelle buone stagioni di buon mattino s'incontravano per i vicoli e le stradine di Napoli i contadini di quelle terre a vendere con le loro grandi ceste, tappezzate di un verde strato di foglie di viti, contenente gelse appena colte. Le gelse ( 'e ceuze ) possono essere di due colori bianche e nere. Le bianche vendute al grido di : Pianta di Gelse ( 'e ceuze) Ceuze ( gelse) mature " Ceuze annevate, a 'nu ranille 'o quarte, ca squisitezze. " ( gelse annevate, perché ancora ricoperte della brina mattutina dei campi, al costo di un gran

'O Carnacuttare

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'o carnacuttaro ( il trippaio) ‘ O Carnacuttare non è altro che il (trippaio), venditore di trippa e di carni cotte.  I suoi prodotti sono la parte dura dello stomaco di un bovino come: Callo di trippa ( 'o Call' e trippe), l'intestino  ( 'o Cientepelle), le frattaglie cotte, nonché, sempre cotti, ma con i piedi ed il muso del maiale  Pere e 'o musse ( 'o Pere e 'o musse ),  i piedi ed il muso del maiale puliti da peli e cotti, trattati, poi, con sale che fuoriesce dal un corno d’osso e con una abbondante spremuta di limone. negozio della carnacotta In passato fino agli anni sessanta si poteva gustare in botteghe apposite dette della carnacotta la zuppa di carne cotta in bianco , fatta di frattaglie e  di trippa servita su una Fresella ( biscotto di pane duro),  Freselle per carnacotta  mentre se la zuppa era in rosso , il cosiddetto ( ‘o Zoffritto )  'o zuffritte (lo so

'O Cepullare

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' O Cepullare, antico mestiere agricolo  era il Cipollaio. Era anche  un venditore ambulante di cipolle insieme ad agli,  e per vendere i suoi prodotti andava gridando per le strade  della città per le cipolle : Comme so' belle overe ' e cepolle da ' Rocca                ( Roccarainola) !"  "'E donghe due chilò tre sorde" -   " So' chelle ca fanne chiagnere senza mazzate, Cepolle, cepò'!" Cipolle di Roccarainola e per gli agli:   "Nzertate l'aglie pa' vernata !" . ed altre voci come " Guardate ca cape d'aglie, so chelle da' a Afravola (Afragola).  agli di Afragola Questi due ingredienti essenziali per insaporire la maggior parte di salse e pietanze venivano anche mangiate da soli col pane (in un recente non lontano passato) dalla povera gente, che ironicamente specie la cipolla veniva chiamata ('na bella muzzarella cu' 'o pane )

'O Cardalane

'O Cardalane  detto pure Scardassiere altro non è che lo Scardassatore. Mestiere esercitato da un lavoratore ambulante, che prestava la sua opera a domicilio di famiglie popolane, che utilizzavano materassi di lana al grido di : " Allargateve a Lana pe' Matarazze, sta ' o Cardalane" Questo lavoro era necessario una volta all'anno e consisteva nel dover allargare e rendere soffice nuovamente le nuvolette di lana,  nel frattempo ammassatesi, (contenute nei materassi,  ormai divenuti duri sotto il corpo), adoperando uno strumento particolare lo (Scardasso), Lo Scardasso è una strumento composto di due tavole strane ricurve, che si intersecano poggiondo l'una sull'altra con chiodi  da fachiro, dove si fa passare la lana ammassata, affinché si sfilaccia e diventa, allargata, di nuovo soffice e pomposa.  Attualmente 'O Cardalane (lo scardassatore) è un mestiere finito, perché ormai i materassi,  che vengono utilizzati, sono per la maggior par

'O Canzuniere

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'O Canzuniere era un tempo non lontano il venditore ambulante di testi di canzoni, le cosiddette "Copielle". ‘E Copielle spesso oltre ai versi della canzone contenevano stampate anche le note su un pentagramma da 4 o 6 riga con numeri iscritti su di esse per indicare la posizione della dita sulla tastiera o del mandolino o della chitarra e diventano degli spartiti per i suonatori ad orecchio di tali strumenti..  Cupiella di una canzone ( 'o surdate 'nnammurate)  Erano essenziali, perché richiesti per propagandare e far diventare popolari le canzoni cantate durante la Festa di Piedigrotta, in cui v'era l'esibizioni dei nuovi prodotti canori. Si ha notizia che la Canzone "Funiculì funiculà" venne stampata in un milione di copielle e poi ristampata e infine dai canzonieri portata in ogni angolo di Napoli e forse anche in tutta Italia ed all'estero. Un Canzuniere celebre, fu il compianto Jorio , che aveva il suo magazzino all&#

'O Calonze

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'O Calonze non è altro che il mestiere di fare il Palo, il Basista (nel Gergo della camorra). Queste mestiere, generalmente è svolto da tipacci appartenenti alla camorra,( come quello di fungere a fare gli avventori) (i compari) che si approssimanoi al banchetto del gioco delle TRE CARTE per fare da uccelli di richiamo puntando sulle carte sbagliate od che si accompagnano al ladro di destrezza nelle sue incursioni per il BOSCO, (dove …il Bosco era via Toledo) per rubare borse, portafogli, telefonini, orologi da polso, un tempo anche catenine o bracciali d'oro. Nino Taranto è il calonze ( il palo) nel film ( totò truffa 62)

'O Calliste

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'O Calliste era il chirurgo di Calli , attualmente si chiama Podologo o Pedicure.  Podologo ( callista)  Mestiere esercitato  una volta da una sorta di infermiere dilettante. ll suo compito era quello di estirpare calli, radici e duroni dalle dita dei piedi del paziente, utilizzando piccoli coltelli affilati, come bisturi. Nella sua abitazione, che fungeva da ambulatorio, per farsi propaganda e per dimostrare la sua abilità, in una piccolo tabernacolo facevano bella mostra grandi calli estirpati rinsecchiti, tolti (a suo dire) senza provocare la minima pena, né dolore. Ricorrevano al Callista specie le donne per poter calzare meglio le scarpe a punta o a zoccoletti.

'O Cerasare

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'O Cerasare non è altro che il Ciliegiaio, il.coltivatore, il raccoglitore ed il venditore di ciliegie.  ramo di ciliege mature   Per coltivare e produrre le ciliegie occorre innanzitutto un'esperienza decennale, bisogna sapere su quale terreno piantare l'albero del ciliegio, perché occorre un terreno umido e calcareo, formatosi su accumulo di zone tufacee e senza argilla.  In secondo luogo saperle cogliere all'atto della loro maturazione senza distruggere le gemma del fiore, che dovrà generare il nuovo frutto l'anno seguente, per cui necessita fare la raccolta ('a Coveta) con una mano da esperto raccoglitore, che non si può inventare all'occorrenza. La vendita, anch'essa importante, sta nel presentare le ciliege con il gambo verde ( indica la freschezza) in cestini, selezionando la 1^ scelta senza mischiare con le più piccole ( ‘a cuppatura ), di scarso valore e diversa pezzatura.  Ciliegia, qualità  "Arec