Masseria di Campodisola a chiaiano

Masseria di Campodisola


A proposito della contrada nota come Campodisola a Chiaiano:.



 Attraversando la Purchiera (la parte agricola della Masseria di S. Gaudioso dopo aver passato il Ponte di Castagneto attiguo al palazzo dei Principi Caracciolo), dove si allevavano porci (Maiali) si accedeva al Fondo rustico, noto come Masseria Campodisola, chiamata dai locali in dialetto (Campuriseme).





La Purchiera (casa colonica dove si allevavano 'e Puorche ( porci)



La Masseria Campodisola, più che un Borgo, era nata un tempo non molto lontano come rifugio provvisorio dei braccianti impegnati nella coltivazione degli estesi campi a cui facevano capo territorialmente ed infeudati ad un unico Signore (come lo erano tutte le masserie della zona).

La Masseria una volta era collegata direttamente al Comune di Chiaiano da un viottolo di campagna, che attraversando la Purchiera, zona agricola adibita all’allevamento dei porci (maiali) , si raggiungeva via Ponte del Castagneto (ora Via Aldo Cocchia) e da lì via chiesa di Chiaiano, via Tiglio e piazza Margherita.

Originariamente pare fosse appartenuta al “Conte Lucina”, che l’aveva avuta assegnata dal Tribunale a seguito di una controversa nel lontano 1649, che  l’aveva tolta così alla famiglia dei Caracciolo, già proprietari di diversi fondi e palazzi nel casale demaniale di Chiaiano.

Nel 700 passò, poi, alla famiglia dei Conti Desiderio, i quali imparentatesi con la famiglia D’amore ne ereditarono la proprietà e la detengono ancora attualmente. Del rapporto di parentela dei Desiderio e dei D’amore è testimonianza e prova la cappella gentilizia, che si erge nel cimitero di Chiaiano, che reca l’intestazione appunto di Desiderio-D’amore, dove riposano i defunti appartenenti alle due famiglie fin dall’edificazione del Cimitero avvenuto completamente nel 1855.

La Masseria di Campodisola (‘o meglio nota come Campuriseme), fin dall’unificazione del regno d’Italia, fu anche sede di una prima forma di Scuola elementare pubblica, che terminò la sua funzione dopo la 1° Guerra Mondiale, anche perché dopo la costruzione della Nuova Casa Comunale (avvenuta esattamente nel 1889 e completata nel 1926) l’attività scolastica fu trasferita nell’intero piano inferiore a livello di strada della stessa, sia come scuola Maschile e Femminile elementare, mentre il piano superiore fu adibito esclusivamente alla sola amministrazione Municipale.

(Nota storica) Dopo l’ultimo conflitto mondiale  nella nostra circoscrizione non v’era un vero e proprio edificio scolastico, come detto precedentemente, erano adibite ad aule scolastiche, in quegli anni del dopoguerra, stanze ed appartamenti, reperite in case sfitte della proprietà Marotta, ubicate alcune nel palazzo all’ex Corso Umberto I° (ora Corso Chiaiano) e nell’omonimo viale nel palazzo al primo piano, che dava su Via Arco di Polvica, visto che le poche aule, che esistevano al piano terra del Municipio, non bastavano alla grande platea di fanciulli, nati in ossequio all’incentivazione alla natalità, che era stata oggetto di premiazione alle famiglie numerose, (voluta dal governo fascista, - il cosiddetto premio di natalità) che erano divenuti ragazzi e s’apprestavano ad iniziare la conoscenza del sapere.

 La masseria di Campodisola è situata nell'area più a nord del quartiere Chiaiano delimitata dalla via S. Maria a Cubito e dalla via Antica di Chiaiano.  Oggi conserva solo in parte quel carattere di residenza immersa nel verde, raggiunta ahimè, dalle propaggini del recente abusivismo.  In prossimità della masseria vi è la piccola cappella angioina, in stile gotico, detta appunto di Santa Maria di Campo d'isola. La struttura non è visitabile in quanto l'ingresso fu murato in seguito al trafugamento di un affresco bizantino, datato intorno all'anno mille, raffigurante una madonna con bambino.

Interno della cappella di s.Maria di campodisola murata
 
Esterno della cappella di s.Maria di campodisola murata





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