Il mito di Cadmo ed Armonia
Il mito di Cadmo ed Armonia
Iniziamo a dire che Cadmo è una figura della mitologia
greca, figlio di Agenore re di Tiro
e di Telefassa
e fratello di Europa ed è considerato il fondatore della
città greca di Tebe.
Armonia: anch'ella è una figura della mitologia
greca, figlia di Ares, (per i romani, il Dio Marte) e di Afrodite,(
venerata a Roma come Venere).
Le nozze dei due personaggi mitici, (Cadmo e Arianna)
furono volute da. Zeus (Giove, il padre di tutti gli dei olimpici) ed la
cerimonia ufficiale si svolse sulla Cadmea (la cittadella di Tebe); e fu tanto
importante, in quanto furono ricordate come le prime nozze di mortali cui
assistettero gli Dei olimpi.
Le nozze di Cadmo ed Armonia |
La
leggenda prende spunto, dopo il rapimento di Europa (sorella di Cadmo) da
parte di Zeus, ed il padre
Agenore, che inviò sia Cadmo, che i suoi fratelli, Fenice e Cilice, e la
moglie Telefassa alla sua ricerca, ordinando di non tornare prima d'averla
trovata.
Cadmo
iniziò la ricerca, ma dopo la morte della madre (Telefassa), si recò presso
l'oracolo di Delfi per avere informazioni e
consigli. L'oracolo interpellato, gli suggerì di interrompere la ricerca della
sorella, poiché era stato destinato a fondare
una nuova città, nella località indicata nel seguire una vacca, fino a
quando questa non si fosse accasciata a terra, perché stanca e
prostrata dalla fatica dopo il molto peregrinare.
Di lì a poco Cadmo e i suoi compagni
incrociarono una vacca diretta a oriente, che portava su entrambi i fianchi il
segno della luna (un disco bianco, che ricordava la luna piena) e la seguirono.
L'animale si fermò solo al centro della Beozia: qui Cadmo
decise di edificare la nuova città. Nel frattempo volle sacrificare la vacca
alla dea Atena (Minerva), ma
nel mentre i suoi compagni stavano per attingere l'acqua presso una fonte sorgiva
lì vicina, chiamata “Sorgente di Ares (Marte)”. La sorgente era custodita da un
drago, sacro ad Ares (Marte), che uccideva chiunque
si avvicinasse per approvvigionarsi dell’acqua divina.
Cadmo mentre uccide il drago della fonte di Ares ( Marte) |
Nell’attingere la sacra
acqua i compagni di Cadmo furono uccisi da un grande serpente, il drago di
Ares, che custodiva la fonte.
Cadmo, allora protetto da Atena, affrontò l'orrida bestia
con le sue tre teste e l’uccise affondandogli la spada in una delle tre gole, inchiodandola al tronco di una delle querce situata nei pressi.
Seguendo,
poi, le indicazioni della stessa Atena, che gli fece seminare i denti del
serpente/drago, da cui nacquero degli uomini armati, che vennero chiamati gli Sparti
(cioè gli uomini seminati) che,
combattendosi senza alcuna ragione data la loro ferocia, si uccisero tra di loro. Di questi uomini
armati, i cosiddetti Sparti, ne sopravvissero solo cinque, che furono
identificati, come gli abitanti della nuova città. con le sue tre teste e l’uccise affondandogli la spada in una delle tre gole, inchiodandola al tronco di una delle querce situata nei pressi.
Dopo l’uccisione del Drago ,
sacro ad Ares (il dio Marte) e dopo aver espiato il sacrilego misfatto con una
pena di ben otto anni di schiavitù al servizio dello stesso Dio e dell’intero
Olimpo, Cadmo per volere divino e della
sua diretta protettrice la dea Atena divenne
infine re di Tebe.
Assurto a tale dignità
regale Cadmo, ricevette da Zeus (Giove), (il potente re di tutti gli dei olimpici), come sposa, Armonia, che era la figlia di Ares ( Marte) e di Afrodite
( Venere), quale suffragio per il
rapimento di Europa , sorella di Cadmo, da lui operato sulla spiaggia di Sidone nella regione Siria .
Alla cerimonia nuziale di
Cadmo ed Armonia parteciparono tutti gli dèi dell’Olimpo, che vi presero parte su un cocchio trainato da fiere
e guidato dal Dio Apollo.la festa , poi, fu allietata dall'intervento canoro delle Muse.
Ciascun dio olimpico portò doni preziosi, tra cui una veste meraviglliosa con uno sfarzoso
mantello, un peplo celestiale, tessuti dalle Cariti; e soprattutto una collana d'oro, che Afrodite (Venere), madre della
sposa aveva consegnato a Cadmo (lo sposo) e che lo stesso appuntò al collo della sposa, che era stata realizzata dalle mani di Efesto (Vulcano), il dio fabbro.
Da Cadmo e Armonia nacquero quattro figlie,
tutte destinate ad un tragico destino (Semele, Agave, Autonoe e Ino) e un solo
figlio maschio, Polidoro, da cui sarebbe discesa la dinastia di Edipo,
anch’essa destinata a una sorte fatale e tragica.
Verso la fine della loro vita Cadmo e
Armonia, abbandonarono Tebe e lasciarono il trono al nipote, Penteo, figlio di Agave, che aveva sposato a sua volta Echione, uno dei cinque sopravvissuti degli Sparti ( i fondatori della città).
Cadmo,infine, chiese di poter espiare tutte le sue colpe e
di essere trasformato in serpente; per non essere divisa dal marito,
Armonia chiese di poter subire la stessa sorte. Di nuovo uniti, i due si
rifugiarono poi in un bosco.
Secondo il poeta latino, Ovidio, Cadmo e
Armonia, ormai vecchi, furono trasformati dagli dèi in serpenti per completare la loro espiazione della morte del mostro serpente e, secondo una
tradizione mitica, trasportati da Zeus nell’isola dei Beati.
Trasformazione di Cadmo ed Armonia in serpenti |
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