Piazza Nicola Romano
Toponomastica
Chiaianese
Perché a Chiaiano esiste una piazza nota come :
Piazza
Nicola Romano
Diciamo subito, Nicola
Romano, o meglio il Cavalier Nicola Romano, è stato un grande cittadino di
Chiaiano, scelto e nominato Sindaco del territorio a Nord di Napoli, conosciuto
come il Comune di Chiaiano ed Uniti.
Romano Nicola, quindi,
è stato il Sindaco del Comune di Chiaiano ed Uniti dal 1883 fino al 1901.
Fino al 1988 coprì la
carica e la funzione di Sindaco, perché fu scelto e nominato con decreto Reale su
designazione e proposta del
Prefetto della Provincia di Napoli e Circondari limitrofi . Fu accettato e ben voluto dal Decurionato
cittadino ( il consiglio comunale, come si chiamava a quell’epoca, che era
composto dai 10 Capifamiglia scelti da una lista allestita ogni tre anni fra
tutte le famiglie più facoltose dell'intero territorio comunale) a svolgere
tale incarico anche perché il Sindaco di allora, rappresentava il governo
nazionale, come un Ufficiale di Governo, vedi legge n 2248 del 20 marzo 1865).
Nicola Romano , quindi
fu Sindaco di Chiaiano ed Uniti, nominato e scelto fino al 1987 dalla lista di
Consiglieri Comunali composta dai Capi famiglia della Zona facoltosi, che non
avevano rapporti di conflittualità né pendenze economiche con la nuova
istituzione territoriale ( il Comune) e che sapevano leggere e scrivere e far
di conto ed avevano la maggiore età, mentre dal 1988 eletto direttamente dal
consiglio comunale.
Fu un Sindaco modello
per quell’epoca; - uno dei suoi obiettivi principali fu l’istruzione pubblica,
tanto che si adoperò durante tutto il suo mandato a trasferire la vecchia
scuola rurale elementare, che esisteva solo nella famosa tenuta di Campodisola
e fece costruire una nuova scuola presso
la casa municipale comunale al corso Umberto I
all’inizio di via Napoli, in modo che poteva essere raggiunta e servire i fanciulli e le fanciulle di
entrambe le frazioni di Chiaiano e Polvica.

Per il resto dei ragazzi dell’ampio Comune, come quelli, che risiedevano nelle frazioni
di calori di Basso, S. Croce ed a Nazareth, fittò con apposite delibere
comunali locali da adibire all’istruzione elementare con classi anche miste per
portarvi l’istruzione anche in quei lontani posti . Si adoperò ad instaurare
condizioni igieniche sanitarie, creando orinatoi pubblici, le condotte mediche
sanitarie soprattutto per i meno abbienti e le condotte pubbliche ostetriche
per le partorienti di ogni ceto sociale. Durante le grandi epidemie, colera, la
spagnola, fittò i locali nei pressi del cimitero (‘o palazze de’ Spirite) per
adibirlo a Lazzaretto .
S’interessò di portare
l’acqua del Serino a tutta la cittadinanza facendo allestire condotte per il
trasporto della prezioso liquido dalle cisterne di Napoli a tutto il territorio
del Comune di Chiaiano ed uniti, facendo costruire ampie e capaci cisterne
nelle vari borghi del quartiere.
Gli fu intestata la
piazza principale nella frazione di Polvica, perché era stato lui, che la
concepì facendo confluire in essa, sia la Via Croce di Polvica, quale innesto alla più
importante via Margherita , per arrivare con speditezza al cimitero e
proseguire poi verso l’altra frazione di S.Croce, per poi proseguire fino a
Nazareth ed ai Camaldoli.
A nord della piazza
fece confluire Via barone, quale sbocco della vecchia Cupa Toscanella, dove un
tempo nel crocevia esisteva una locanda osteria, nota come (Abbascia ‘a
Funnina) in altre parole giù alla fondina e da cui si poteva arrivare
attraverso viadotti scavati dall’acqua piovana nel terreno, sia ai confini
della località Furlone, che a Ponte Caracciolo. Infine alla sinistra della
piazza, confluiva Via Chiesa di Polvica che sfociava nella vecchia Via Arco di
Polvica , che s’innestava nell’antica Via vecchia Napoli attraversando parte
della vicina località di Marianella.
Nicola Romano si
prodigò anche per il trasporto pubblico, s'interessò sia degli Omnibus, i
famosi sciaraballi e poi trasformati in Tranvay , noto come i Tranvay del
Belgio, prima a trazione a vapore e poi
con l’avvento dell’elettricità con i famosi tranvay con i binari e le
coincidenze.
La sua migliore opera
d'interessamento fu la lastrificazione delle strade pubbliche con brecciame in
modo da poterle percorrere facilmente anche nel periodo piovoso invernale.
Fu un Sindaco al
servizio della cittadinanza senza mai venir meno al suo compito, tanto che
ancora oggi è ricordato con il toponimo della piazza di Polvica.
Piazza Nicola Romano,
è stato teatro negli anni cinquanta del dopo guerra, di feste canoro musicali
inneggiando il santo patrono di Polvica,
S.Nicola e durante le prime campagne elettorali con l’avvento della
Repubblica in affollatissimi comizi politici dei partiti che avevano sanzionato con il Referendum del
2 giugno 1946 la novella Repubblica Italiana.
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