Il bidet. storia e curiosità di una tradizione tutta italiana
Lo strano arnese, come
lo definirono i Piemontesi nel loro registro di catalogazione dei mobili ed
attrezzi, trovati nella Reggia di
Caserta, nell’acquisire tale monumentale edificio, (dopo l’ unificazione
dell’Italia nel 1860). lo classificarono, assolutamente ignari della sua
funzione “Oggetto sconosciuto a forma di
chitarra”, non era altro che il “Bidet “
Il bidet attecchì ed ebbe fortuna in un Paese diverso da quello che gli ha dato i
natali, infatti, fu inventato in Francia
nel Diciassettesimo secolo ed ebbe la sua fortuna in Italia, perché ritenuto
utilissimo. mentre non ebbe la stessa sorte nel resto del mondo.
L’invenzione del Bidet risale al
1710 e fu installato per la prima volta nell’abitazione della famiglia reale
francese; successivamente, tale accessorio sanitario entrò anche in circa cento
stanze da bagno di Versailles, dove però sembra che rimase pressoché
inutilizzato.
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Versailles ( i giardini della reggia) |
Il suo presunto inventore, Christophe Des
Rosiers, ne installò uno, per prova, presso la residenza del Primo Ministro
francese ad uso della moglie, Madame De Prie. Grazie alle memorie dell’allora
Ministro degli Esteri – nonché amante di Madame De Prie – che nel 1726 racconta
di essere stato ricevuto dalla signora, imbarazzatissimo, mentre era a cavallo
di uno strano sgabellino a forma di violino, la prima testimonianza su questo
sanitario da bagno è giunta fino ai nostri giorni.
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La Reggia dI Caserta |
Qualche decennio più tardi il bidet fece ingresso trionfale anche in Italia: la regina di Napoli, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, se ne fece installare uno nel suo bagno personale nella Reggia di Caserta. ( si narra infine, che il bidet ( portabile) non fu negato nemmeno a Maria Antonietta di Francia mentre si trovava in carcere nelle convulse ore che precedettero la ghigliottina.
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l bidet di Maria Carolina di Napoli alla Reggia di Caserta, |
il primo Bidet in uso in Italia
Quindi il bidet è una parola francese derivata dalla radice
bid, ovvero piccolo, e originariamente usata per indicare il pony – l’omonimia
è legata sia alla somiglianza della posizione della cavalcata con quella
dell’utilizzo del sanitario, sia al fatto che i primi utilizzatori se ne
servivano per pulirsi dopo essere andati a cavallo.
Le prime attestazioni
fanno risalire la nascita del bidet, in Francia, con una prima versione
portatile, conservato sotto il letto assieme al vaso da notte. I primi
utilizzatori furono altoborghesi e nobili: un ritratto famoso di Louis-Léopold
Boilly, per esempio, mostra una giovane aristocratica francese a cavalcioni di
un bidet.
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Il ritratto di Louis-Leopold Boilly |
il bidet –fu tilizzato quindi, in Francia dalle donne, che lo cavalcavano,
come fosse, appunto, un cavallino – è un’invenzione tutta rococò, comoda
evoluzione di una bacinella, sagomato secondo la forma del numero 8.
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I primi antichi Bidet piortabili |
il Bidet non era altro che un mobiletto
portatile, che pareva un cavallino per bambini, ma in realtà era uno strumento
per curare l’igiene intima e per questo non fu recepito in un primo momento per
la sua funzione primaria ( la pulizia delle parti intime) perchè trovato nei bordelli parigini fu ritenuto a torto, per molto tempo, che avesse
una presunta funzione anticoncezionale dei lavacri, affrontati spesso con una
miscela di acqua e aceto, con il fine di eliminare il pericolo di una
gravidanza,
I bigotti, che risiedevano in tutti
i paesi anglofoni, infine, associavano i bidet ai bordelli e alle prostitute, e
lo percepivano come elemento misto ad un alone di scabrosità. E pertanto si
ebbe al quel tempo una repulsione sociale per l’uso del sanitario
Nel dopo la guerra, infine, quando si iniziarono a
montare i primi impianti idrici domestici negli appartamenti, il bidet si
spostò dalla camera da letto al bagno e divenne un accessorio fisso e non più
amovibile.
Attualmente, stando
agli ultimi dati disponibili, i bidet sono comuni ed in uso in Italia, Portogallo,
Grecia e Spagna, e nel nostro paese, l’Italia, in modo specifico, il bidet è stato reso obbligatorio
con il Decreto Ministeriale del 5 luglio
1975, che all’articolo 7 recita: “Per ciascuno alloggio, almeno una stanza da
bagno deve essere dotata dei seguenti impianti igienici: vaso, bidet, vasca da
bagno o doccia, lavabo”)
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Una tipica stanza da bagno |
Per completezza di informazione si può
affermare che quasi nessuno, invece, usa
il bidet in Germania, Regno Unito e Stati Uniti, soprattutto per le ragioni
sopra citate.
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