Il Debito Pubblico - 2^ puntata -
Debito Pubblico – 2^
puntata
Va bene, ho capito, la
cosa ti interessa allora passiamo a descrivere dettagliatamente cosa è il Debito Pubblico e come è
rappresentato formalmente:
"il cosiddetto - Debito
Pubblico inizialmente era formato da quei titoli che quasi tutti conoscono o ne
hanno sentito parlare, e furono e sono i “BOT” cioè (Buoni Ordinari del
Tesoro)
![]() |
BOT ( Buono Ordinario Del Tesoro al Portatore) |
rappresentante tecnicamente come è detto - Debito Fluttuante - , cioè lo stato vi ricorre quando ha necessità di
dover far fronte a momentanee deficienze
di cassa, dovute ai diversi flussi (perciò è detto fluttuante) delle entrate e
delle uscite che non coincidono. Per
essere sicuri del loro successo e del loro
rimborso certo del valore nominale, furono emessi e, come lo sono tutto ora,
con una durata da uno a due mesi, a 6
mesi ed a un massimo di 12 mesi (un anno), ed il loro
interesse è dato dal differenziale che oscilla tra il valore di acquisto ed il
valore nominale del titolo rimborsato. ( esempio un BOT acquistato a 96,25, a 97,25 o a 95,50 con riferimento al
mese e rimborsato a 100. era pari ad un interesse corrisposto anticipatamente
nelle seguenti misure – si era negli anni ’50 – ’60 – ’70 del 1900:
I Bot da 1 a 2 mesi in ragione di L. 2,75%;
I Bot da 3 a 4 mesi in ragione di L. 3,25%;
I Bot da 5 a 6 mesi in ragione di L. 3,75%;
I Bot da 7 a 9 mesi in ragione di L. 4,25%;
I Bot da 10 a 12 mesi in ragione di L. 4,50%;
I BOT erano e sono
emessi tuttora dalla Banca d’Italia per conto del Tesoreria dello Stato con un
asta pubblica, a cui possono partecipare
solo aziende di credito ed alcuni enti autorizzati, Queste speciali aziende di
credito aggiudicatarie di un quantitativo di Bot, dopo la quota che serve da
vincolare a riserva dei depositi della
loro clientela di risparmiatori, possono, il restante residuo aggiudicato ,
rivenderlo a facoltosi risparmiatori con
un sopraprezzo di una piccola percentuale.
Il costo dei BOT è considerato una spesa
prevista (valore d’acquisto più gli interessi) nel Bilancio Statale Annuale,
diverso dal cosiddetto “Debito Consolidato” che a sua volta si distingue in
Redimibile ed in Irredimibile, ed è uno speciale “ Debito Pubblico”.
“Del Debito Pubblico, quindi,
fanno parte anche quella speciale
categoria di debiti chiamati - Debito Consolidato - ”
"Professore Sasà, perdonate,
spiegatevi meglio, cosa significa Debito
Consolidato?” Si affrettò a chiedermi il mio amico interlocutore, Tore
Castagna, quasi, quasi spazientito , non riusciva più a seguirmi.
Fattomi coraggio
allora con molta calma ripresi il mio dire.
“ Il Debito
Consolidato , mio caro amico, a differenza di quello - Fluttuante - quello dei
BOT, pur facente parte lo stesso dei debiti per far fronte ai disavanzi del Bilancio
Statale, è costruito di prestiti sottoscritti a lunga scadenza, che sono
diventati durevoli e trovano solo una sistemazione definitiva nello stesso
Bilancio Ordinario Statale, sia per il pagamento degli interessi, che per il
rimborso programmato del capitale in scadenza.
Chiariamo subito, se
gli interessi di questi prestiti lo Stato
s’impegna a pagarli comunque, mentre il rimborso del capitale è stabilito all’atto della
sottoscrizione, nelle forme ed in epoche diverse a lunga scadenza, ed è detto
perciò Debito Consolidato Redimibile.
Lo stesso Debito
Consolidato Irredimibile, quando lo stato non assume nessuno obbligo di
restituzione del capitale nominale, ma
si riserva di farlo successivamente, ma garantisce il puntuale pagamento degli
interessi, che vengono regolarmente iscritti nel Bilancio e s’identificano nel
costituire una rendita perpetua. ( Sono i famosi Titoli di Credito
obbligazionari dello stato, noti come la
“ Rendita Italiana 5%”).
“Professore Sasà , per
capire meglio il significato di queste astruse parole Debito Consolidato
Redimibile , Irredimibile, per favore, come sono stati accettati queste
modalità di rimborso dai sottoscrittori e quale era la convenienza per chi
voleva investire i propri risparmi, invece di tenerli sicuri sul proprio deposito di conto corrente bancario o
sul un deposito postale?”. Il mio
interlocutore, mi chiese, infine, quasi con convinzione, il perché il popolo
dei risparmiatori doveva rischiare e quali erano le promesse di un sicuro
guadagno con incentivazioni varie. Quale fu in sintesi l’evoluzione storica
del Debito Pubblico nel tempo fino ai
nostri giorni.
“ La tua richiesta è proprio, come si dice,
una “ Bella Domanda”, ed io ti risponderò , per quel che so e ricordo, immantinente”
ripresi a delucidare sull’argomento.
“Come ti ho accennato
nel preambolo siamo arrivati a questa cifra, prima immaginabile, di Debito
Pubblico da rimborsare, perché i prestiti si dovettero contrarre per
fronteggiare prima di tutto la rinascita del paese, dopo la proclamazione della
Repubblica e fare opere strutturali di prima necessità come strade, scuole, una
rete ferroviaria più efficiente, incrementare l’industria in ogni settore per
rendere la vita più vivibile che si andava adeguando ai tempi.
(Tra i vari prestiti di
quelli richiesti negli ultimi anni del passato regime fascista prima
dell’avvento della Repubblica Italiana , furono creati ed emessi, per la prima
volta, (nel !941 con scadenza 1971) i noti titoli obbligazionari dello Stato, i “ CCT” (titoli speciali con scadenza, ammortizzabile di vari tagli, in 30
anni al tasso del 5% pagabile in rate
semestrali posticipate al 1° gennaio ed al 1° luglio di ciascun anno), per far
fronte a speciali spese straordinarie e furono
denominati, non più Buoni del Tesoro. Ma furono detti «Certificati di Credito del Tesoro, per il finanziamento di opere di
bonifica integrale»
Emessi dal Ministero
del Tesoro, ma autorizzati con Decreto del Capo del Governo (era Benito
Mussolini) il 12 luglio 1941).
Passiamo, ora, a fare una carrellata della
intensa storia del Debito Pubblico, come si è evoluto dagli anni del dopo
guerra ai nostri giorni.
"I primi Titoli di
credito che rappresentarono Il Debito Pubblico della Repubblica Italiana, oltre
ai classici BOT, furono prestiti a lunga e media scadenza e furono denominati BTN 5% (Buoni Del Tesoro
Novennali) che furono emessi a partire dagli anni ’50, ’60 e ’70 del Novecento per far fronte a spese
straordinarie per opere strutturali ed offrivano un rendimento alquanto
alto con un tasso fisso annuale, pari al tasso pagabile per I bot annuali, che maturava semestrale ed era rappresentato
da due cedole per ogni anno della durata del titolo.
Per incentivare la sottoscrizione dei BTN era previsto l’aggiunta di un premio, che concorreva, per ciascuna serie di 1 miliardo di lire, ad un sorteggio per un totale di 58 premi per complessive L. 2.400.000 a semestre. Altra agevolazione e privilegio era che sia l’interesse, che i premi erano esenti da ogni imposta presente e futura. Tali nuovi tipo di Buoni si potevano sottoscrivere al portatore o nominativi".
Per incentivare la sottoscrizione dei BTN era previsto l’aggiunta di un premio, che concorreva, per ciascuna serie di 1 miliardo di lire, ad un sorteggio per un totale di 58 premi per complessive L. 2.400.000 a semestre. Altra agevolazione e privilegio era che sia l’interesse, che i premi erano esenti da ogni imposta presente e futura. Tali nuovi tipo di Buoni si potevano sottoscrivere al portatore o nominativi".
Non è finita così la descrizione del Debito Pubblico !
Ne vuoi sapere di più , se non ti annoi,
ci saranno altre punatate e
conoscerai ancora tante novità
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