La Madonna delle Mosche
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Immagine originale della madonna Santa Maria di Costantinopoli Nota come La madonna delle Mosche |
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Immagine ridipinta su tela nel 1850 della madonna Santa Maria di Costantinopoli volgarmente detta " Madonna delle Mosche" |
Una prima Chiesetta, dove si venerava Anticamente, sin dal XVI secolo un' immagine di S.Maria di
Costantinopoli. per
la presenza di alcuni allevamenti di bufali nelle Paludi Napoletane, una
località, ora coperta dalla sede ferroviaria, fu denominata: "acqua della Bufola ( o Bufala
) " ;
proprio qui in questo luogo l' antica chiesetta che custodiva tale immagine,
apparteneva alla nobile famiglia
"Delli Zaccaria" e prima del 1700 andò distrutta (forse a causa di un incendio o del terribile terremoto nel Beneventano del 5 giugno 1688 che danneggiò gravemente numerosi edifici della città di Napoli ).
"Delli Zaccaria" e prima del 1700 andò distrutta (forse a causa di un incendio o del terribile terremoto nel Beneventano del 5 giugno 1688 che danneggiò gravemente numerosi edifici della città di Napoli ).
La
prima immagine della Madonna di Costantinopoli, custodita allora nell' antica
chiesetta, andò distrutta in epoca imprecisata. Al suo posto, verso il 1850, ne
fu dipinta in tela un' altra con alcune mosche, donde il titolo " S. Maria
di Costantinopoli, volgarmente detta delle Mosche ".
Questo
titolo è giustificato da un' antica e graziosa tradizione. Circa tre secoli e
mezzo addietro avvenne una grande invasione di grosse mosche nelle Paludi
Napoletane al Pascone, e gli ortolani, spaventati già dalle numerose epidemie
di quel secolo, nella loro pietà si rivolsero alla Vergine di Costantinopoli
per essere liberati da quegli insetti tanto molesti alle persone e dannosi ai
campi ed avendo ottenuta la grazia, si adoperarono di tramandare il prodigio ai loro
posteri, i quali, quando sorse la necessità di soppiantare il primo quadro
distrutto, fecero dipingere l' attuale immagine con delle mosche ( 9 per la
precisione ) per ricordare in futuro il favore ottenuto.
In realtà il titolo “
Madonna delle Mosche ” dovette
affermarsi fin dai primi anni successivi al famoso prodigio perché tale
denominazione la troviamo citata in un documento del 1837.
La
tela ritrae la Madre
di Dio come colei che indica la via che è Cristo Signore; infatti il pittore ha voluto mettere in risalto questo
significato dipingendo la mano destra di Maria che indica decisamente il
Bambino Gesù che, a sua volta, ha la mano destra in atteggiamento di benedire
l' umanità e la sinistra che regge una sfera sormontata da una croce, simbolo
di Cristo Salvatore del mondo e Signore dell' Universo. La Vergine è mostrata anche
come Regina degli Angeli e dei Santi per il fatto che due angeli reggono la sua
corona regale nelle mani.
E'
da notare anche le mura con torri della città di Costantinopoli sotto il trono
della Madonna e tra i due santi, Antonio da Padova e Francesco d' Assisi.
Infine
tra il gruppo dei Santi e della Madonna col Bambino, si trovano dipinte 9
mosche, alcune sulla nuvoletta che sorregge il trono, altre nel cielo oscurato
.
Questo
quadro gravemente danneggiato dall' incursione aerea del 1943, fu restaurato
dalla paziente opera del professor Giglio Mormile.
Attualmente l’ immagine della Madonna delle mosche si può ammirare nella
chiesetta all' angolo di via Benedetto Brin e via S. Maria di Costantinopoli
alle Mosche, sorta lì proprio per ricordare l' esistenza dell' antica chiesetta
posta più avanti, . dopo aver peregrinato per oltre 20 anni in 5 cappelle
provvisorie, a seguito della costruzione della linea ferroviaria.
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Icona di Santa Maria madre di Gesù copia del dipinto venerata a Costantinopoli che una pia tradizione attribuisce al pennello dell’Evangelista Luca. |
L’icona di S.
Maria di Costantonopoli che si venera a Napoli non è altro che una copia della Madonna di Itria o Odigitria, cioè della Madre che indica nel Figlio
la Via da seguire, portata a Costantinopoli da Antiochia nel V
secolo d.C., fu posta dall’imperatrice Pulcheria in una chiesa da
lei edificata nel quartiere di Santa Sofia. La devozione dell'icona si diffuse rapidamente da Costantinopoli in tutte le regioni d’
influenza bizantina e non è quindi un caso che i “pii Christi
fideles siculi” di Napoli si mettessero sotto la protezione della
Vergine venerata con questo titolo.
Dal famoso dipinto della Madonna delle Mosche, alias S.Maria di Costantinopoli nacque il detto napoletano: " ’a Maronna t’accumpagna " che si addice quindi pienamente al titolo della Madonna di Costantinopoli, detta volgarmente delle Mosche, perché esprime visivamente la sua missione di Madre che vigila sul cammino dei suoi figli.
Dal famoso dipinto della Madonna delle Mosche, alias S.Maria di Costantinopoli nacque il detto napoletano: " ’a Maronna t’accumpagna " che si addice quindi pienamente al titolo della Madonna di Costantinopoli, detta volgarmente delle Mosche, perché esprime visivamente la sua missione di Madre che vigila sul cammino dei suoi figli.
Ho letto con piacere questa breve narrazione di una tradizione popolare; ce ne sono molte nel nostro paese, e sarebbe un peccato andassero perdute; grazie a chi ha raccolto queste notizie.
RispondiEliminaVivo in Brasile, e come si sa, ci si interessa della propria terra molto più quando la si lascia.
RispondiEliminaAvevo avuto un episodio di lavoro molti anni fa a Napoli, e credo fosse vicino al sito dove si trovava quella immagine, che non ho visto, ma di cui mi perlarono. Il nome mi aveva incuriosito, e oggi ho trovato le notizie che mi hanno chiarito il perchè del nome così curioso. Bravo Sasà!