Il Mito di Narciso


Chi era “ Narciso, e che rappresenta ? Vi piace saperne di più ?
EccoVi ……..accontentati.



Diciamo subito che Narciso, personaggio mitico dell’antica Grecia (conosciuto anche come Narcisso) era figlio del fiume Cefisio e della Ninfa Liriope.
Era un bellissimo fanciullo dai lineamenti così perfetti, che nessuna ninfa potè sfuggire al suo fascino.
La Ninfa Eco, poi, innamoratasi di lui perdutamente, vistasi da questi derisa e disprezzata, scappò via delusa , vergognandosi ed avvilendosi nel folto bosco, vivendo poi in perfetta solitudine con un solo pensiero nella mente, la sua passione per il bellissimo Narciso.


Narciso ed  Eco

  Questo amore struggente la portò a non interessarsi più del suo corpo, che  deperì vistosamente col tempo, finchè scomparve del tutto, rimanendo solo la  sua voce. La presenza della ninfa "Eco" si manifestò, in seguito, solo con la voce, che continuò a ripetere le ultime parole che le venivano rivolte.
Nemesi, Dea della Giustizia e della Vendetta, che impietositasi della fine di Eco, decise di punire Narciso per l’indifferenza e la non curanza dimostrata nei confronti di chi gli offriva amore ricevendone, come compenso, solo disprezzo.
La punizione consistette nel fatto che Narciso, scorgendo per la prima volta la sua immagine, riflessa nell’acqua, all’età di sedici anni, quando curvandosi su di una delle tante sorgenti dell’Elicona, ne
lla regione della Tespia in Boezia, se ne innamorò morbosamente.




Narciso che si specchia in una sorgente



Volendo soddisfare l’amore che destava la sua passione, cercò invano di afferrare quel volto, che appariva nell’acqua ( la propria immagine) ed affogò.
Le Naiadi e Driadi , accortesi dell’accaduto tentarono di prendere il suo corpo inerme, ma nel tirarlo su dall’acqua per collocarlo sul rogo funebre, s’accorsero con grande stupore ( dalla parola Narke in greco) che il cadavere era stato trasformato in un fiore per volontà degli
dei dell’Olimpo.



il fiore acquatico del Narciso


Narciso, secondo gli antichi, rappresenta l’esaltazione del proprio Io, sia fisicamente che interiormente, che disprezzando il mondo esterno e non si considera parte integrante. In fondo ,anch'egli va in cerca di una cosa sola, l'amore, come ogni creatura che popola questa terra.


Con questo personaggio si completa la concezione dell’amore iniziata con
  “ Pigmalione” “Adone” ed " Ermafrodito".

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