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Il Brigantaggio a Chiaiano

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Il BRIGANTAGGIO A CHIAIANO La selva di Chiaiano (  abbascio 'o Pennino)  Giù al Pendino Via Fragolara, nei pressi dell'Ex della cava " 'O Monte de' Cani" Una delle grotte detta del Brigante nella selva di Chiaiano Da fanciullino nelle passeggiate, che facevamo nelle calde giornate estive,, durante l’estate chiaianese, insieme ai miei coetanei negli anni del dopoguerra, guidate dalle assistenti, (giovanette reclutate tra le giovani dell’Associazione cattolica locale, le signorine, Melina Pennino e Teresenella ‘e ncopp’ ‘o barone - alias Maione Teresa), sotto l’egida delle colonie estive per i ragazzi, (indette dalla parrocchia di San Nicola di Bari a Polvica e finanziate con i soldi, che attraverso la Pontificia Assistenza e, per conto dell’ERP - Ente della Ricostruzione Europea, furono stanziati dal Piano Marshal americano), per far trascorrere il periodo estivo ai molti ragazzi, che altrimenti sarebbero vissuti per strada, come

Dopo il processo di P.za Pleb. _ I Savoia - 10^ puntata

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Storia  di Casa Savoia     Umberto II di Savoia   Terza puntata  - La luogotenenza ed Re di Maggio “Professò, salutammece! S’è fatte tarde! So’ quase l’une e nun voglie ca m’aspettane p’accumicià a mangià’! Songhe state sempe puntuale dint’a vita mia, e pure mò, non me voglie cuntraddì. 'Nce vedimme dimane, si nun site impegnate! M’appassiona sentirve raccuntà ‘o finale ‘e  comme va a fernì ‘a vita ‘e Umberto, o Re ‘e Magge.”   Il buon Castagna, velocemente, così, si congedò e dopo esserci fraternamente salutati e riproposto di rivederci quanto prima,  scomparve dalla mia vista. Passarono giorni e finalmente dopo una settimana, ci rivedemmo sempre al solito, allo stesso bar a Via Cervantes nei pressi della famosa Piazza Municipio. “ Mio caro Castagna! Ciao come va la vita! Eccoci ritrovati, sediamoci e se ti fa piacere, ti finirò di raccontare la vita del Re Umberto II, intanto pigliamoci un bel caffè ristretto”. Così improntai il continuare, là dove ave

UMBERTO II - il Re di Maggio

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Storia  di CASA Savoia       - Umberto II  - Seconda parte -  il Periodo Napoletano “Professò, nun ve fermate cchiù, ve ne prego!” il buon  Castagna, m’implorò di continuare, perché era tutto intento a conoscere le dettagliate vicende, che portarono il principe Umberto a diventare il futuro Re d’Italia. “ Va bene, riprendiamo, allora,stavamo dicendo la giovane coppia reale dei principi di Piemonte, Umberto e Maria Josè si trasferirono a Napoli con il consenso favorevole del Re, Vittorio Emanuele III, esattamente il 4 Novembre 1931. “Dopo aver preso parte alla sfilata celebrativa del 4 novembre, ( in ricordo della vittoria della 1^ guerra mondiale ), che si tenne nello stupendo ed ampio piazzale, antistante la Reggia Reale, (l’attuale Piazza del Plebiscito), si ritirarono, dopo il celebrativo cerimoniale, nelle ampie sale del seicentesco palazzo reale borbonico e lì degustarono i prodotti tipici locali a base di pesce, e consumando un ricco dessert  assistettero  poi ad un

UMBERTO II - il Re di Maggio

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Prosieguo della narrazione  storica dell'immaginario incontro con Vittorio Emanuele II Membri di Casa Savoia              Re Umberto II ( prima parte)       Appena m'intravide seduto nello stesso bar a Piazza Municipio, il Buon Castagna, mi salutò caldamente affermando: ”Buon giorno, Professore Sasà, ieri, quando ci siamo lasciati, mi congedaste dicendomi che avreste continuato a raccontarmi la storia sui Savoia un altro giorno, perché la questione era lunga ed occorrevano molte ore, e, poiché s’era fatto tardi,  ci salutammo.” Continuò, poi Invitandomi: “Ora, però, che ci siamo rivisti, perché non mi compiaceste riprendendo da dove abbiamo lasciato e parlarmi dell’ultimo vero Re d’Italia?  Sono ansioso di ascoltare, nessuno ne vuol più parlare, è una cosa chiusa, finita, così si va dicendo! “ “Mio carissimo Castagna, ti stavo aspettando e come al solito ogni mattina, quando posso, mi faccio questa capatina a Piazza Municipio, vuoi per rimembrare i tempi andati, quan

Vittorio Emanuele III

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PIazza Municipiio nel 1912 Narrazione storica dopo l'incontro immaginario con Vittorio Emanuele II  Nembri  di    Casa Savoia               Vittorio Emanuele III PIazza mucipio con il mon. a Vitt. Em. II e la banca d?italia anno 1980 “Carissimo Castagna, beviamoci, intanto, una tazzina di caffè (o meglio diciamola alla napoletana) ( surziammece ‘na bella tazzulella ‘e cafè), comodamente seduti a questo tavolino, qui a Piazza del Municipio ed approfittiamo che è una bellissima giornata settembrina napoletana, e guardando il maestoso castello del Maschio Angioino, mi viene in mente un aneddoto storico, che mi raccontava sempre mio padre, quando veniva in macchina con me la mattina accompagnandomi, mentre mi recavo al lavoro in Via Cervantes, per stare un po’ con me. ” Aneddoto da Lui vissuto nell’estate del 1917, insieme a suo padre (mio nonno Antonio ), quest’ultimo durante una breve licenza  militare ord inaria, prima di partire definitivamente per