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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

La prima Lavatrice o meglio l'Agitatore lavapanni

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La prima Lavatrice o meglio " l'Oscillatore-Agitatore lavapann i" La prima lavatrice manuale per lavare i panni Lavatrice in legno con motore elettrico   La lavatrice , l’elettrodomestico come moltissime invenzioni, ci si è inizialmente ispirati a meccanizzare il processo manuale, come macchine atte a "sfregare" i panni, simulando così l'effetto manuale del modo più diffuso di lavare la biancheria. il “battesimo” della lavatrice in Italia di un elettrodomestico presente oggigiorno in tutte le abitazioni, di uso comune. avvenne a Napoli, nel 1851 “in uso presso il Real Albergo de’ poveri su modello di Luigi Armingaud ed in grado di lavare fino a 1000 camicie e 2000 lenzuola”. A testimoniarlo è la Disamina eseguita dal Reale Istituto d’Incoraggiamento de’ saggi esposti nella solenne mostra industriale del 30 maggio 1853 (Napoli, 1855, pp. 171-172). Come per molte invenzioni, dopo   la fase di sperimentazione : l

LA SICUREZZA A CHIAIANO

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Perché Chiaiano non è più sicura? La circoscrizione di Chiaiano fino al secolo scorso per quanto riguarda la sicurezza del territorio, non ha mai dato preoccupazioni tanto che la Prefettura di Napoli per eventuali interventi per risolvere qualche piccolo atto criminale o delinquenziale che si potesse verificare, eliminò negli anni ’80 perfino l’anacronistica caserma dei Carabinieri accorpandola a quella del Furlone e quindi   si ebbe una unica territoriale caserma dei CC.   dell’area Nord   che comprendeva le sezioni di   Chiaiano , Marianella-Piscinola e Furlone-San Rocco. La Caserma dei Carabinieri di Chiaiano fu   istituita nei primi anni del Novecento, quando Chiaiano era Comune a sé, e continuò la sua attività, anche quando dopo che lo stesso Comune   fu inglobato nel territorio della Città capoluogo, Napoli, con l’intento di farla diventare, una   Città metropolitana, durante il periodo fascista , poiché non poteva mancare sull’esteso territorio della zona una prese

la novella della leggenda dell'amore tra Vesuvio e Capri

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Una leggenda d'amore - il vulcanoVesuvio e l'isola di Capri -     scritta Matilde Serao il Vulcano  Vesuvio Il vulcano Vesuvio dal golfo di Napoli il racconto “La leggenda dell’amore” è resa celebre dalla nota scrittrice, Matilde Serao, nel personificare i più celebri e conosciuti luoghi di Napoli in una struggente ed appassionata storia d’amore. quale è, appunto, la tragica storia di due amanti divisi dalla rivalità delle rispettive famiglie: il cavaliere iracondo Vesuvio e la pia fanciulla Capri. La storia narra che : “ un nobile signore, appartenente ad uno dei primi seggi della città, la Napoli bene, e che s’innamorò perdutamente di una fanciulla di altra casa rivale nemica; era il cavaliere di carattere violento, di temperamento focoso, pronto al risentimento ed all’ira. Pure, per ottenere la donna che amava, sarebbe diventato umile come un poverello cui manca il pane. Ma l’amore dei due giovani, anziché diminuire e len