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Visualizzazione dei post da agosto, 2007

Il Compianto del Cristo a Napoli

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‘ E Gioielle D’ ‘A Chiesa ‘E S.Anna ‘e Lombarde ( noti pure il Compianto del Cristo del Mazzoni ed il Refettorio del Vasari) Chiesa di Santa Maria degli Olivetani anche conosciuta coma Sant'Anna dei Lombardi Questa volta più di una curiosità storica, desidero farvi conoscere alcune delle tante bellezze artistiche e culturali della nostra amatissima Napoli, nascoste e quasi dimenticate, in una delle tante chiese da ristrutturare, purtroppo, non facilmente usufruibili per l’incuria e la cecità di chi sovrintende al ricchissimo patrimonio dei beni culturali ed architettonici della nostra Città. Sto per iniziare a parlarvi della Chiesa Monumentale di S. Anna dei Lombardi a Napoli, che si trova precisamente a Piazzetta Monteoliveto, attaccata alla Caserma Pastrengo della benemerita Arma dei Carabinieri. Originariamente era conosciuta come “ La chiesa di S. Maria di Monteoliveto e fu fatta costruire nel 1411 per volere del Protonotario del Re , Ladislao di Durazzo, Gur

'O Sciarabballe

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'O Sciaraballo A proposito di curiosità vuoi conoscere come si giungeva a Napoli dalle zone periferiche e dai villaggi limitrofi? Quali mezzi di trasporto si usavano per raggiungere il centro da queste località fuori porta e abbastanza distante dalla cinta muraria e daziaria? Diciamo subito che il mezzo di trasporto pubblico, utilizzato dal popolo per spostarsi dall’entroterra napoletano per giungere in città, fu senza dubbio il cosiddetto “ Sciarabballo” Lo Sciaraballo , reso famoso dalla canzone cantata ed interpetrata magnificamente dal cantante Mario Merola nella rappresentazione sceneggiata “‘O Zappatore” canzone, scritta e musicata da Albano e Bovio, quando e menzionato nei versi ( e i’ ca so’ scise ‘a copp’‘O Sciarabballo, senza cercà ‘o permesso, abballo i’ pure .) Lo Sciarabballo nell’idioma popolare non è altro che la deformazione della traduzione francese della diligenza ( Char- à bancs ) che letteralmente significa carro con panche di legno parallele, tir

Lucrezia D'Alagno

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A proposito di Regine senza corona e che lo stesso hanno goduto di tutti i privilegi del rango, la storia ne è piena. La donna con o senza la corona ha sempre comandato, perché non si sa ! A Napoli né abbiamo avuto UNA, che ci seppe fare e come ! Fu una grande Regina di Napoli…..…Ma senza essere mai incoronata!                        Te lo dirò subito, non sforzarti!                           E' solo una curiosità storica E’ stata LUCREZIA D’ ALAGNO, figlia di Cola D’ Alagno, notabile del seggio del Nilo, che fu la Favorita del Re Alfonso il Magnanimo e non divenne mai regina, perché quest’ultimo era sposato con Maria di Castiglia, che malata e non avendo avuto figli, viveva in Spagna. Re Alfonso voleva incoronare Lucrezia, ma la doveva prima sposare e non ricevendo la dispensa papa le, lo stesso l’elevò a rango di Regina e la faceva rispettare dalla Corte e dal popolo, come tale. Lucrezia D'alagno                                                              

La Coscrizione

Finalmente è finita la “Coscrizione !“ Sapevi che cosa era la “Coscrizione”? Se non lo sai o ricordi male… ……. Te lo dico io. La “Coscrizione “ è il Servizio militare obbligatorio limitato ad un certo periodo di tempo, mediante l’iscrizione di giovani alla leva annuale di reclutamento (la cosiddetta Chiamata alle Armi). Essa avveniva mediante l’emanazione d’ Editti da parte dei Re ed Imperatori (come si faceva nell’Antichità) e da Norme sancite dai singoli Stati nei loro ordinamenti Istituzionali. Il primo editto di Coscrizione fu introdotto da BELISARIO, generale di COSTANTINO, nel 536 d.c.,quando dovendo ripopolare il suo esercito, decimato dalla guerra combattuta contro i Goti durante l’assedio di Napoli, costrinse tutti gli uomini validi dell’entroterra napoletano ad arruolarsi, consegnando agli stessi all’atto del reclutamento le Annonae (consistenti lo stipendio, che avrebbero percepito, nonché un attestato convertibile in oro alla fine della ferma). La Coscrizione c

L'Araba Fenice - Il mito

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A proposito dell’ ARABA FENICE.  Vuoi saperne di più ? Chi era “ L’ Araba Fenice e che cosa rappresenta ? EccoVi ….accontentato.   Uccello favoloso, detto anche araba fenice , raffigurato come un airone dalle piume d’oro e fiammeggianti. Venerato nell’antico Egitto, era onorato a Heliopolis e si dice apparisse solo una volta ogni cinquecento anni. Diciamo subito che l’Araba Fenice è un uccello favoloso dell’Arabia, del quale si diceva esistesse un solo esemplare, della grandezza di un aquila. Aveva il collo color d’oro e le piume del corpo rosee, mentre la coda era azzurra terminante con alcune penne rosse, che la facevano apparire come fosse il simbolo della regalità.   L'Araba Fenice , come era immaginata e vista dagli antichi Egizi   Il culto dell’Araba Fenice risalirebbe all’antico Egitto e poi diffusosi un po’ dovunque in tutti i territori dell’antichità, (in Grecia, in Mesopotamia, nell’Area Mediterranea) come ce ne

Il Corocotta od il tigone dei nostri tempi

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Sai che cosa è il “COROCOTTA”? Non lo sai , non fa niente !………………………. te lo dico io. Il Coracotta Il “ Corocotta “ è un animale o meglio una belva molto feroce, che era utilizzata negli splendidi spettacoli di combattimenti organizzati tra animali o tra varie specie di belve, che si tenevano nelle arene dei più importanti anfiteatri ai tempi dell’Impero romano. Il “Corocotta“ spesso era messo di fronte ad altri animali o ai gladiatori o ai condannati a morte. Il “Corocotta “ era uno strano incrocio di una leonessa e di un "tigre maschio" ed aveva la pelle come un leone però macchiata come una tigre ed era cieco. Notizia del “Corocotta” si ha nella celebrazione della ricorrenza della festa del millenario della fondazione di Roma, voluta dall’imperatore Filippo l’Arabo dopo aver vinto i Parti, durata tre giorni e tre notti dal 21 al 23 aprile del 248 d.C.. Busto del'Imperatore Filippo L'arabo Quella strana belva fu presentata al p

La storia degli spazi teatrali

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Anfiteatro Flavio meglio conosciuto col nome di Colosseo A proposito di curiosità storiche, vuoi conoscere quanti tipi di strutture di teatri abbiamo avuto per rappresentazioni spettacolari artistiche o sedi stabili adibiti a giuochi vari consistenti in lotte armate tra uomini (i Gladiatori), caccia alle fiere o alle Naumachie (battaglie di navi), nel corso della storia.? Fortunatamente ne conosciamo l’esistenza per le grandissime testimonianze, giunte fino a noi da rovine monumentali rintracciabili in moltissimi siti archeologici di tutto il mondo. Iniziamo ad affermare che il Teatro è un luogo pubblico, dove generalmente si danno spettacoli di varia natura con esibizioni artistiche d’uomini o combattimenti di bestie, attualmente sono costruiti al coperto, mentre nell’antichità erano all’aria aperta Le più antiche strutture di teatro avevano per lo più forma circolare o ellittica, e sola in qualche caso rettangolare I TEATRI (riferiti alla loro struttura) dall’antic

Il mito della Mozzarella

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Vuoi sapere come si ottenne per la prima volta la Mozzarella ? Vi incuriosisce chi la scoprì e la propose per la prima volta? Vi viene l’acquolina in bocca, non vi faccio più aspettare, ve lo dico prontamente. Mozzarella di bufala Campana L’origine della Mozzarella Un’antica leggenda, giunta fino ai nostri giorni, narra che Prometeo avrebbe predetto a Giove, che da lui sarebbe nata una figlia di nome Pale ed a Lei, il Fato non potendole offrire l’immortalità, perché ninfa, in cambio le avrebbe donato, non solo una lunga e straordinaria giovinezza ed il potere di regnare su tutta la natura selvatica, ma anche affidato un grandissimo segreto, che non avrebbe mai dovuto rilevare ad alcuno, neanche agli dei. Il sommo padre Giove, temendo quella profezia, quando nacque Pale, per proteggerla, la trasferì in segreto presso una località incantevole, che allora era denominata Campania Felix, ed ordinò alle ninfe dei boschi di accudirla e di insegnarle come pascolare

Perchè Napoli è piena di Chiese ?

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A proposito di curiosità storiche, vuoi conoscere perché Napoli, più d'ogni altra città italiana, è piena di Chiese, Basiliche e Conventi e Case religiose d'ogni ordine, quali i monaci Domenicani e le monache Domenicane, i frati Francescani, le Clarisse, nonché sette di Gesuiti, e nel Medio Evo erano presenti poi, le confraternite degli Olivetani, dei Teatini, dei Carmelitani, dei Minimi, dei Be nedettini e dei Certosini. Questa popolazione ecclesiastica proveniva dalle contrade più sperdute del Regno di Napoli e detti, perciò “Regnicoli”. Una sorta di sottoproletariato clericale, che, per sfuggire alla miseria da cui era afflitta, si riversava nella Capitale alimentando qualsiasi setta religiosa indossandone il saio, e così riusciva a sobbarcare il lunario. La concentrazione di tanti ordini religiosi proprio a Napoli, a detta degli Anticurialisti,  Il prete scozzese, Gilbert Burnet, natoad edimburgo il 1643 e morto a londra 1715 (tra i quali il viaggiatore prot

Il Primo vero Re d'Italia

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Vuoi conoscere chi è stato il Primo re d’ Italia ? Di qui a poco te lo dirò, non sforzarti il 99,99 % degli Italiani non lo sa e la prima risposta che danno è: Carlo Alberto (errore perché è stato il Re d’Italia dopo il Trattato di Vienna del 1821) Eppure il Primo Re d’Italia è stato fatto (incoronato) il 6 gennaio 888). Berengario I (marchese del Friuli) Fu il primo Re d'Italia Si tratta di Berengario I, marchese del Friuli e di tutto il Nord (ll territorio compreso da Capodistria al fiume Adda). La Corona Ferrea, custodita nel Duomo di Monza, fino al XIX secolo fu usata per incoronare i Re d'Italia Si poté definire Primo Re D’Italia, poichè cinse la Corona Ferrea a Pavia con il rituale previsto dalla Chiesa Romana per mano dell’ Arcivescovo di Milano, Anselmo. Regnò per ben 36 anni dal 888 al 924. Chi gli successe ? Rodolfo di Borgogna dal 924 al 926.   Vorresti conoscere i successivi. Re..................... la Prossima Volta?

Il Primo Sindaco di Napoli

A proposito di Elezioni comunali, vuoi conoscere chi fu designato come Sindaco di Napoli la prima volta e quando? Non vi allarmate, non era un politico, ma solo un Amministratore di estrazione borghese iscritto nel ruolo delle contribuzioni dirette che doveva possedere una rendita annua di almeno 24 ducati, doveva aver compiuto almeno i 21 anni di età e non doveva avere alcuna pendenza debitoria nei confronti del comune. Il comune di Napoli e quasi tutti i comuni, i piccoli villaggi, i casali, del Regno delle Due Sicilie a prescindere dall’estensione territoriale e dalla popolazione di appartenenza, a seguito dell’emanazione della legge 08.08.1806, nota come l’Eversione Feudale, promossa dalla dominazione Francese (durante i regni di Giuseppe Bonaparte e di Giaocchino Murat) furono organizzati territorialmente in unità autonome amministrative, che potevano eleggere una sorta di consiglio, eletto dai capifamiglia in pubblico parlamento, chiamato “ Decurionato” I Decurioni (i consi

La fine di Ulisse

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La fine di Ulisse Hai mai saputo come morì Ulisse ?                    Ti incuriosisce la fine che fece Ulisse? Le sue gesta eroiche sono giunte fino a noi come un mito, non la sua morte  anche se fu causa della nascita dell’italica gente. %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% Iniziamo a dire che la storia non finì come la conosciamo , dopo tantissime avventure vissute durante il suo viaggio di ritorno, dopo venti anni ritornò finalmente nella sua Itaca. Infatti ne aveva trascorsi, 10 nell’ assedio e conquista di Troia, e 10 nel peregrinare per tutto il Mar Tirreno compreso il tempo passato ad oziare presso Circe, che non voleva per nulla al mondo lasciarlo ripartire. Ulisse e Calipso sull'isola Igea  durante il suo repriganare nel Mar Tirreno Come per tutti i naviganti la sua morte venne dal mare, incidentalmente per mano del  proprio figlio “TELEGONO” (Figlio Nato lontano), nato dalla sua unione con Circe.   Ulisse e Circe nel

Napoli : Capo Posillipo

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' Ncoppe 'o Cape 'e Pusilleche addiruse Su capo di Posillipo profumato (la collina profumato) Posillipo visto dalla baia di Mergellina Posillipo è il promontorio di rara bellezza che chiude ad ovest il territorio della città di Napoli e si prolunga verso il mare dividendo la baia di Napoli da quella di Pozzuoli. Le sue gialle pareti di tufo si innalzano ripide sul mare ma digradano dolcemente verso il centro della città, offrendo una affascinante e multiforme combinazione di scorci panoramici sulla costa che ha sempre attirato grandi personalità della nobiltà e dell'arte, che qui sono venute a costruire le proprie ville rifugio o a ispirarsi. Il termine deriva da "Pausylipon" che in greco significa "Pausa dal dolore" e che era il nome della sontuosa villa romana che sorgeva proprio su Capo Posillipo e di cui restano oggi visibili i resti del teatro, dell'Odeon, delle terme e di un ninfeo. La villa apparteneva a Publio V