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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Come si preparava l'evento natalizio

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Nel periodo di fine novembre ci si preoccupava di come allestire il simbolo più importante dell'annuale avvenimento natalizio, il presepe. Stiamo parlando degli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso. prima dell’avvento della plastica,con accessori preconfezionati come si è solito fare attualmente,  nei giorni antecedenti le festività natalizie, per allestire ed adornare i presepi, si andava nella selva a raccogliere erbe particolari, come le felci, dette ‘a restina , I pungitopi, detta ’ a ruscata , pianticelle con foglioni sempre verdi e con infiorescenze a palline di colore rosso, a strattapare dall'umido terreno, ‘o pellicce , muschio fresco di colore verde scuro per rappresentare viottoli e selciati nel simulare i luoghi sul presepe, dove nacque Gesù.    'A restina (foglie di lelci) 'A ruscata  ( rametti di fiori di pungitopo  )   'O pelliccio ( piccoli cespugli di muschio)   Statuine rappresentati la sacra famiglia Il

La ricchezza naturale di Chiaiano

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Prima dello scempio, che fu operato nel Parco delle Colline a Nord di Napoli, nella selva dei Camaldoli   - zona Chiaiano –  la notte del 17 febbraio 2009 alle ore 2,30 , con l’apertura di una discarica di rifiuti solidi urbani   della città di Napoli, era considerato un territorio da preservare per i posteri per la sua unicità e salubrità.   Veduta aerea della discarica di Chiaiano Basti pensare che famigliole intere del quartiere e non solo, s’inoltravano per il passato nella Selva di Chiaiano,(‘a severa) per trascorrere una giornata all’aria aperta, era una vacanza necessaria per ritemprarsi in qualsiasi periodo dell’anno, tranne quello invernale, perché l’intera boscaglia diventava una sorta di fiumiciattoli, che invadevano le straducole e le mulattiere, mentre in autunno era bello  cimentarsi a raccogliere castagne, cadute dagli alberi nei loro scrigni acuminati, (i cardi)  od ad estirpare daò manto soffice del sottobosco   violette profumatissime, di cui se ne

Il tesoro della selva di Chiaiano

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Il tesoro della Selva di Chiaiano, è rappresentato dall’immenso   dono naturale dei suoi prodotti tipici, quali,“ i funghi, le castagne, le tante erbe medicinali ed i frutti di bosco” che si possono trovare e raccogliere nel sottobosco dove annualmente nelle sue lussureggianti colline si sviluppano spontaneamente durante tutte le stagioni dell’anno.  Distruggere questo patrimonio naturale è da criminali, ma è mia convinzione sempre più, che la natura non perdona, farà sì che questi scellerati pagheranno il loro misfatto, implorando inutilmente comprensione. Porcino ('o capenire)   (castagne nel cardo) Tante generazioni, eppure, hanno potuto godere i benefici, provenienti dal fogliame sempre verde dei castagneti durante le stagioni estive fino all’autunno inoltrato, facendo lunghe passeggiate ossigenandosi ed ammirando la bellezza della natura, che, senza chiedere nulla, ogni anno si rinnova e dona i suoi migliori prodotti, che furono la ricchezza meravigli

foto della selva di chiaiano e discarica

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Selva di Chiaiano( la cava del Brigante) Selva di Chiaiano( entrata verso la folta selva di Chiaiano) Zona della selva di Chiaiano diventata discarica)