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Visualizzazione dei post da 2007

'O Materazzare

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‘O Materazzare non è altro che Il Materassaio. Il materassaio ( mestiere antico artigianale) Mestiere svolto da chi riempiva un sacco (da stendere per quanto era esteso il letto) ripieno in un prima momento di foglie di granoturco (‘e sbreglie ), di fibre vegetali ( ‘o crine ) alquanto soffici,ma rumorosi nel muoversi sopra, ed infine morbidi e caldi, quando il ripieno era di cirri di lana o di piume di struzzo , piume di uccelli vari o di bambagia. Divenuto un prodotto industriale, attualmente,   'o materazzo viene fabbricato con un tipo di lattice, che rappreso diventa una spugna soffice ed elastica mista a molle di acciaio, Materasso moderno che è così confortevole per la schiena, riuscendo a far soppiantare tutti gli altri vecchi tipi di materassi. ‘O Matarazzare (il materassaio) era anche definito come chi una volta all’anno,( chiamato a domicilio negli anni, che vanno dal 40 al 60 del novecento), veniva ad allargare la lana

'O Matassare

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'O Matassare  è il fabbricante e venditore di matasse. Matassaio con  trapanaturo ( aspo) Le matasse sono avvolgimenti di fili intrecciati ed avvolti l’uno sull‘altro con più giri a mezzo di un aspo ( ‘o Trapanaturo ), se trattasi di fili di fibre vegetali. ‘O Trapanaturo (L’aspo di legno per i filati) è noto per il  proverbio, che dice : “ ‘A vecchia ‘e trenta ’e maggio mettètte ‘o trapanature a ‘o fuoche” ( La vecchia il 30 di maggio - credeva che era finito l’inverno - per il freddo inatteso non avendo legna per riscaldarsi mise l’aspo dei filati ad ardere) Le più note matasse sono ricavate da fibre vegetali come quelle dalla peluria dei semi : (’o cuttone) , quelle dal libro dei fusti delle piante  (‘ o lino, ‘a canapa, l’ortica, ‘o iuta ed ‘o ramiè ), quelle dalle foglie ( Manila, Sisal ) , quelle dai peli di animali come la lana  ( ‘e pecure, ‘e caprr, ‘e cammello) quelle da fili di bozzoli (‘a seta). Le matasse possono essere fa

'O Mastuggiorge

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'O Mastuggi orge :  è il C astigamatti. Castigatore. Mestiere o meglio è il compito dell’infermiere degli ex manicomi ( ‘e Pazzarie ) di sorvegliare i malati di mente, affinchè non provocassero danni a se stessi ed ad altri. Il vocabolo deriverebbe da un noto Castigamatti del Seicento un certo Mastro Giorgio Cattaneo , che pretendeva di curare le persone fuori di senno picchiandoli con un bastone ( il Castigamatti ) Altra ipotesi di Mastuggiorge è quella, che tale mestiere deriverebbe da quello greco Mastigophoros ( Fustigatore colui che usa la frusta per placare o punire i più agitati ). Mastuggiorge  era il collaboratore principale dello Psichiatra ( 'o miereche de' Pazze ), doveva avere un fisico forte e robusto, perché, quando era il

'A Mastressa

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'A Mastressa   era un tempo la direttrice di bordello, di casino ( le case di tolleranza ) Mestiere era esercitato per lo più da donne anziane con un curriculum vitae di grande rispetto, che gestivano le case di tolleranza, ( i Casini, i Postriboli, i bordelli) chiuse a seguito dell’entrata in vigore della legge Merlin n. 75 del 20 febbraio del 1958 La senatrice Lina Merlin fu la promotrice della legge  che porta il suo nome -  con cui si decise la chiusura delle case di tolleranza in Italia   Con la chiusura delle case di totteranza (i Casini) non è finita la prostituzione, anzi il fenomeno è dilagato, in questi ultimi tempi aumentato, soprattutto per lo sfruttamento perpetrato dalle organizzazioni malavitose, che senza alcun controllo igienico sanitario, fanno esercitare 'o mestiere  cchiù viecchie do' munne   alle giovani donne immigrate clandestinamente, lungo viali  e strade solitarie. ‘A Mastresse attualmente ha acquistato un altro signific

'O Masterasce

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‘O Masterasce .   Masterascio Il falegname del sottile)                                                           Il vocabolo dovrebbe essere Mastedascio per il fatto che in napoletano spesso la D è pronunziata R , pare così abbia un segreto significato, mentre in realtà dovrebbe indicare Maestro di Ascia .  Anticamente era il mestiere, di chi con la sola ascia riusciva a scavare tronchi per costruire barche ed il fasciame per bastimenti, poi è diventato in genere chi lavora il legno (il Falegname) . Bisogna distinguere vari tipi di Masterasce , in funzione del tipo di lavorazione del legno, che usano trattare, per cui abbiamo: " 'O Materasce d’’ ‘u gruosse , artefice che lavora il legno di grossi tronchi per fare infissi, tramezzi, porte, balconi, finestre, persiane, pedane; " 'O Materasce d’ ‘u suttile (il classico falegname) che lavora il legno già spaccato o segato in tavole, travi, assi, aste, producendo sedie, st

'O Mannese

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‘ O Mannese , in italiano è il Carradore o carraio, costruttore di carri, carretti e bigonci, nonché degli stessi anche riparatore e restauratore .                                                       'o Mannese (carradore) Nel gergo prettamente popolare era meglio conosciuto come : “ O Scassacarrette ”, ’O mannese era per lo più un abile artigiano, che doveva avere dimestichezza sia nel lavorare il legno, sia nel forgiare il ferro                                                            Carretto abilitato a trasporto di persone Fra le operazioni più importanti, che metteva in atto, sono da ricordare : “ Ferrà’ ’o miulle” ( Cerchiare col ferro il mozzo delle ruote); “’Ncastrà’ ’e raje” ( incastrare i raggi nel cerchione delle ruote) “ Vattere ‘o maglie ‘ncopp’ ‘a ‘ncunia “   (battere col maglio il ferro sull’incudine)   “’Ncrassà ‘e rote “ (saper ingrassare,  per far girare meglio gli assi delle ruote) Oggi nelle nostre città ’e mannese “ non

'O Latrenare

‘O Latrenare. È noto meglio come ‘ O Spuzzacesse o Spuzzalatrine E’ un mestiere, come tanti altri, che a seguito della modernità e dei cambiamenti dovuti alla Civiltà, non è più esercitato.  Tale mestiere consisteva nel ripulire le Latrine ( ossia i pozzi neri relativi ai gabinetti utilizzati all’interno dei palazzi come luoghi di decenza e dove venivano riversati ( ‘e Cantare ) i pitali delle varie famiglie dell’intero condominio. 'E Latrenare spesso svuotavano i pozzi neri di queste latrine condominiali, raccogliendo poi il materiale fecale, che le famiglie avevano prodotto e l'ammassavano in enormi tini su carretti maleodoranti, che al loro passaggio venivano apostrofati nel vociare mortificante : “Sta passanne ‘o carre d’ ‘e merdajuole, appilateve ‘o nase “. Il contenuto dei tini, anche, se puzzolente, era un prodotto molto richiesto dai contadini, che lo utilizzano come concime e lo pagavano abbastanza bene da farlo essere un mestiere ben remunerato

'O Jucatore d' 'e tre carte

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‘O Jucatore d’ ‘e tre carte, noto pure come ’o jucatore d’e Tavulette . 'o jucatore de tre carte un autentico mestiere napoletano esercitato da abilissimi individui, che, come i prestigiatori, sono pronti a raggirare ed a gabbare gli ingenui. E’ un mestiere proibito dalla legge, poiché in esse si ravvisa il reato di truffa. Per esercitare questo mestiere occorrono dei semplici attrezzi, quali : un tavolino pieghevole ed un treppiede per appoggio, (f acilmente trasportabili per facilitare una eventuale fuga, in caso di arrivo di agenti della pubblica sicurezza). Occorr ono infine tre carte da gioco napoletane o tre tavolette, delle stesse dimensioni e misure di una carta da gioco uguali di misura e dello stesso colore. Il tenutario dell’improvvisata bisca, appena trova avventori disposti a giocare, aperto il suo tavolino sul treppiede, mostra e solleva le carte stringendone i bordi a tenaglia con le dita e ne indica quale delle tre sarà la vincente. Con le m

'O Guarnamentare

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‘O Guarnamentare è il Sellaio. Venditore e riparatore di finimenti ( Guarnamiente ) per cavalli da carrozze e per cavalli da cavalcare. 'o guarnamientare                                                                       ‘E Guarnimiente consistono in una serie di fascie, di cordami in pelle o in cuoio, come le briglie, le sonagliere, le cavezze, i sottocanne, le mussoruole le redini, nonché le selle, per quando si deve galoppare in groppa la cavallo.  bardature per parte dei carabinieri Noto è il proverbio   “Murì cu’ ’e guarnimiente ’ncuolle”   ( Cadere o morire sul campo ) . Al mestier del Guarnamentare spesso erano indotti ed affiancati altri mestieri come l’affittatore = ( il noleggiatore di cavalcature) ‘O Brigliare = ( chi fabbricava e vendeva briglie ‘O Ferracavalle = Il maniscalco, chi attende a ferrare gli zoccoli dei cavalli, degli asini 'o ferracavalle ( maniscalco) ‘O Grammegnare = ( Il fornitore di gramigna

'O Guardaporte

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‘ O Guardaporte non è altro che il Portinaio , Portiere , Custode. Totò nei panni di portinaio, guardaporte   Il mestiere d’ ‘o Guardaporte era in uso, una volta, solo nelle case e nei palazzi nobiliari,e lo si era solito incontrare nei maestosi edifici, che avevano dei grandi portoni di accesso ai vari Appartamenti (quartini) . Oltre ad occuparsi della di pulizia, della custodia e della vigilanza delle aree e dei beni comuni, era anche l’uomo di fiducia e spesso il confidente dei vari condomini Attualmente lo si trova in ogni nuovo palazzo o palazzina con almeno tre o quattro appartamenti ed a secondo, se la loro provenienza, ossia la loro origine, è napoletana o è delle zone contadine limitrofe a Napoli o della Provincia, si classificano in due categorie ben definite,: quella dei pettegoli, degli intriganti, degli scorbutici è cittadina, mentre quella degli stravaganti, dei fantastici degli storditi proviene da fuori Napoli ‘E Guardaporte”

'O Guarattellare

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'O Guarattellare   o meglio il  Burattinaio..    Bruno Leone, - Guarattelaro in Napoli                                   Ultimo borattinaio napoletano                                                                                                 Artigiano che fabbrica e vende le “ Guarattelle. ”, (anticamente venivano dette bavattelle ) in italiano Burattini.  le guarattelle napoletane ‘O Guarattellare “ è anche colui che manovra e presta la sua voce ai vari personaggi con toni diversi, che vengono messi in scena, durante la rappresentazione, dentro uno scatolone, che fa da teatro ambulante, detto castelletto dei burattini o anche Torricella. 'A Guarattella vera e propria è un fantoccio con la testa di legno con una lunga veste a campana, che permette di poterci infilare la mano sotto, e così lo si può muovere a piacimento. 'O Guarattellare per svolgere la sua rappresentazione si accovacciava dentro il castelletto e muoveva i vari

I numeri originali della Tombola Napoletana

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Le Antiche originali definizioni dei numeri della Tombola Napoletana                                       ( nota come ‘a Bonafficiata                                           | 1 | L’Italia                                       | 46 | ‘A pummarola ‘ soreta | 2 | ‘A Piccerella                              | 47 | ‘O Muerte | 3 | ‘A levate d’ ‘o sole                    | 48 | ‘O Muerte ca parle | 4  | 'O Puorche                      | 49 | ‘O piezze ‘e carne | 5  | ‘A mana è libera                        | 50 | Pane e pazienza | 6  | Chella ca guarda ‘nterra             | 51 | ‘O Ciardenielle ‘e mammà       |  e nun piglia maje sole               | 52 | Mammà Cacaje ‘o c...azze.. |  7  | Sette so’ ‘e peccate murtale             | …..a Papà |  8  | ’Nu vase e ‘na cocotte               | 53 | ‘O Vicchiarielle |  9  | ’A figliata                                  | 54 | ‘O Schiavuttielle | 10 | ‘O Ciucce llà mieze                    | 55 | ‘A Musica Giappunesa | 11 | ‘O Su

'O Jucatore 'e carte

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‘O Jucatore ‘e carte Giuocatori di carte Giocatore. di carte da gioco. Chi piace il rischio. Vizioso, maniaco di giuoco. Tale significato dello “ Jucatore “è riferito al gioco delle carte o al gioco del lotto o di lotterie, quindi uno che impegna il tempo risicando soldi e partecipando in prima persona nei giochi di carte, mentre, nel gioco del lotto o di lotteria, impegna il tempo nell’attesa, che si verifica quella tale combinazione di eventi, senza partecipare fisicamente . Nel gioco delle carte incontriamo vari tipi di Jucatore: ‘O Jucatore ‘e Scopa o ‘e Scupone , giocatore maniaco, che gioca facendo il calcolo del quarantotto ed osserva le 44 Regole scritte dal monaco “Chitarella” , che le pubblicò nel 1750 stabilendo normativamente, come si doveva saper giocare “ ‘o Scupone Scientifico" . 'O Jucatore ‘e Tressette” E’ il classico giocatore da bar o da sala di caffè di una volta e da circolo di ricreazione per pensionati o n

'O Nucellare

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‘O Nucellare Nociaiuolo. Nocellaio. Venditore ambulante un tempo di sesso femminile, che a tarda sera girava davanti a bettole ed osterie per offrire le “ nocelle “ Nella lingua napoletana 'e nucelle erano note come (’ e Nucelle ‘e San Giuvanne ) In quella toscaneggiante son dette ( Avellane) , perché provenienti dalla zona di Palma Campania, di Avella, e di Nola. ’A nucella , quella nostrana è diversa dall’americana, ( che è solo una bacca con semi ) ed ha il frutto racchiuso in un involucro legnoso detto guscio a forma di calice verde sgargiante, che spesso ( sei volte su dieci è privo della mandorla) e sono chiamate belle di fuori, ma dentro senz’anima. Oggi ‘o nucellare va per vicoli e si mette ( ‘o Pendone ) agli angoli delle strade con il suo " Vampietto"      'O vampietto  ( carrettino per la vendita di noci , nocelle e varie) (sorta di carrettino con scansie con scomparti, dove sono messi in bella mostra tutti prodotti cru

'O 'Nzalatare

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‘O ‘Nzalatare , il venditore di Insalata, comunemente denominato ortolano, erbaiuolo, erbivendolo. Diciamo subito che la parola insalata deriva dal latino e vuol significare mescolare il tutto per dare sapore con il sale. I francesi miscugli di erbe e prodotti ortofrutticoli le chiamano,( salade ), mentre gli spagnoli le definiscono ( ensalade) , per cui si può dire che tutti i popoli, che s’affacciano sul Mediterraneo , compresi i Greci , consumavano, come pasto principale, perché facilmente reperibile, le insalate miste , che venivano condite in appositi recipienti chiamate (‘nzalatiere ) ‘E ‘nzalatiere sono dei catini fondi di porcellana a forma bislunga, atti a far condire le insalate da portare poi in tavola                                          ‘E ‘nzalate si possono definire uno dei primi pasti dell’ uomo Erectus , che senza affrontare animali, potè cibarsi strappando foglie od arbusti, che lo circondavano portandoseli alla bocca, come fanno le scimmie ,( c

'O Pezzajuole

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pizza- pizzaiolo, pizzeria   O Pezzajuole,( Pizzaiolo) Antichissimo mestiere, consistente nel saper preparare e cuocere 'e pizze. 'A Pizza non è altro, che un pezzo di pasta morbida ed elastica, ottenuto da farina impastata con un buon pizzico di sale e con lievito disciolto in acqua tiepida e lasciato a crescere per circa due ore per ottenerne poi dei panetti tondi, da utilizzare al momento della preparazione e dell’immediata cottura nel forno a legna.  La preparazione d' 'a pizza sta nel fatto, che occorre allargare e distendere il panetto morbido con le palme delle mani e mettendoci sopra generalmente polpa spezzettata e sgocciolata di pomodoro, fette di mozzarella o un pizzico di parmigiano, condendo con olio e sale ed infornare il tutto i con una apposita pala n un formo a legna, infuocato a circa 300 gradi . ‘O Pezzajuole attualmente oltre ad essere il produttore di pizze e divenuto anche il gestore del locale, dove si è solito consumare