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Visualizzazione dei post da gennaio, 2009

Storia di Chiaiano - 17 Pun/ Il tempo libero

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Capitolo ventiduesimo CHIAIANO – come si trascorreva il tempo libero negli anni dal 1950 al 1970 Negli anni, che vanno dal 1950 al 1960, gli adulti di ambo i sessi a Chiaiano, dopo una giornata di lavoro, sia a lavorare nei campi, che a prestare la loro opera negli ospedali, come infermieri o portantini, inservienti, nelle poche fabbriche esistenti (come la manifattura dei tabacchi o nell’industria cotoniera ) e sia chi esercitava il mestiere di tranviere o chi s’arrangiava a fare il venditore occasionale di frutta e verdura (‘o verdummaro, 'o fruttajuole ), mentre chi non aveva una occupazione stabile, la maggior parte per guadagnar qualcosa, si dedicava a fare il manovale di muratore (come si soleva indicare a quella epoca “ievene a faticà dint’’a fraveca” ). Generalmente la sera per le strade c’era il coprifuoco anche, perché erano per lo più stanchi e desideravano riposare all’interno delle loro case e andavano poi di buona ora a dormire per risvegliarsi l’indomani pro

Storia di Chiaiano - 16 Punt/ gli anni 1960/70

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Capitolo ventunesimo CHIAIANO – durante gli anni dal 1960 al 1970 Superato nel bene e nel male il periodo del dopoguerra, la vita quotidiana si andava normalizzando, le varie attività riprendevano a poco a poco a funzionare, non si viveva più nelle ristrettezze economiche, si trovava anche il tempo per ascoltare liberamente i programmi di canzoni e commedie alla radio, si aprivano nuove sale cinematografiche e perfino Chiaiano finalmente ebbe il suo cinema al coperto “ il cine-teatro Felix ", proprietario era un signore maranese, "Don Antonio Cavallo “, mentre prima di allora per vedere un film si doveva andare nei comuni vicini, a Marano (nelle sale del Cinema Lily o del Cinema Primavera ) od a Mugnano di Napoli ( nella sala cinematografica “Iris”) utilizzando il tram per arrivarci o si doveva aspettare l’estate e così ammirare qualche vecchio film d’avventura nello spiazzo all’aperto del Cinema Giardino, contiguo dietro il bar di “Zi’ Totonno”, poi divent