'A Pera Mastantuono
 il meraviglioso frutto estivo
" la pera di mastantuono"
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| La pera Mastantuono | 
La pera mastantuono (in dialetto napoletano Pera e’ Mast’Antuono’) è una
 particolare varietà di pera di dimensioni molto piccole e rotondeggianti, 
che vede il massimo della sua produzione nel mese di agosto.
La pera mastantuono ha una 
polpa soffice e profumatissima;. purtroppo, attualmente assieme ad altre 
varietà di frutta locali, è stata soppiantata, nonostante le ottime qualità 
organolettiche dei frutti, da cloni con pezzature più grandi.
La Pera Mastantuono è 
eccellente soprattutto per la consistenza e la profumazione, solitamente. 
viene consumata fresca o trasformata in marmellata o in pasticceria imbottita con ricotta e ricoperta di cioccolata.
viene consumata fresca o trasformata in marmellata o in pasticceria imbottita con ricotta e ricoperta di cioccolata.
 Il perché di questo nome lo 
ritroviamo in una testimonianza , si racconta  che..questa pera è corposa e dolce, ma è necessario che non sia 
ancora matura quando serve per preparare le famose “ pere mbuttunate”, 
una vera leccornia, che era considerata anche simbolo di abbondanza e 
buon augurio. 
La singolare storia legata a questo frutto, si tramanda che “ Un contadino aveva un albero di pero, molto dispettoso, perché non aveva mai nel corso degli anni prodotto una sola pera, nonostante le sue cure e la sua attenzione. Per questo, stanco e disilluso, decise di tagliarlo e di vendere il legno, Uno scultore ne acquistò il tronco e fece una statua raffigurante Sant’Antonio che fu benedetta e messa in chiesa. Il contadino, venuto a conoscenza del fatto, si portò accanto all’immagine e disse” Io ti cunosco piro e nun facevi pere, mo’ si Sant’Antonio e vuo’ fa’ ‘e grazie? ”(io ti conosco albero di pero che non produceva alcuna pera, ora che sei Sant’Antonio come puoi fare le grazie?”)”.
Da qui ha origine, con molta probabilità, il nome pera Mast’Antuono e questa frase è diventata proverbiale e si usa nei confronti di qualcuno che vuol sembrare buono e santo ed invece non lo è.
La singolare storia legata a questo frutto, si tramanda che “ Un contadino aveva un albero di pero, molto dispettoso, perché non aveva mai nel corso degli anni prodotto una sola pera, nonostante le sue cure e la sua attenzione. Per questo, stanco e disilluso, decise di tagliarlo e di vendere il legno, Uno scultore ne acquistò il tronco e fece una statua raffigurante Sant’Antonio che fu benedetta e messa in chiesa. Il contadino, venuto a conoscenza del fatto, si portò accanto all’immagine e disse” Io ti cunosco piro e nun facevi pere, mo’ si Sant’Antonio e vuo’ fa’ ‘e grazie? ”(io ti conosco albero di pero che non produceva alcuna pera, ora che sei Sant’Antonio come puoi fare le grazie?”)”.
Da qui ha origine, con molta probabilità, il nome pera Mast’Antuono e questa frase è diventata proverbiale e si usa nei confronti di qualcuno che vuol sembrare buono e santo ed invece non lo è.
La pera Mastantuono, detta anche “pera ‘e Mast’Antuono’” prodotta
  nelle aree interne della Campania e in particolare nelle province di Avellino,
  Salerno e Napoli è una pera di dimensioni molto piccole, rotondeggianti,
  con il peduncolo corto. È di colore tendente al giallo con picchiettature
  e screziature marroni e la sua polpa è soffice e profumatissima.  La pera Mastantuono, oltre che consumata fresca, è anche
  ottima per la trasformazione: è un ingrediente privilegiato per il confezionamento
  della marmellata, oppure viene usata in pasticceria imbottita con ricotta e
  ricoperta di cioccolata.  

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