Spaghetti o Vermicelli alla Scammaro



Le ricette  dalla tradizione borbonica… spaghetti allo scammaro







Spaghetti alla Scammaro


Il termine “scammaro” nasce a Napoli durante il Regno delle Due Sicilie (Il Regno delle Due Sicilie venne istituito da Ferdinando di Borbone – Re nasone, Re lazzarone – in seguito alle deliberazioni del Congresso di Vienna e il Trattato di Casalanza che sopprimevano il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia e ne faceva un unico Regno. Il Regno delle Due Sicilie è esistito dal 1816 al 1861.  ed identificava i giorni della quaresima e tutti gli altri giorni nei quali, per i precetti religiosi, era obbligatorio mangiare di magro, ovvero giorni nei quali non si poteva mangiare carne.
Lo “scammaro” è un altro piatto della cucina povera napoletana e che in periodi di crisi economica come quelli che stiamo vivendo andrebbe decisamente riscoperto.
Ingredienti per 4 persone

250 gr di spaghetti;  2 spicchi d’aglio;  2 alici sott’olio
una manciata di olive bianche e nere;  1 cucchiaino di pinoli
1 cucchiaino di uva sultanina;  1 cucchiaio di capperi
olio extravergine di oliva;  prezzemolo, sale e pepe qb.

Procedimento

Mentre l’acqua per gli spaghetti è sul fuoco, denocciolate le olive e tagliatele a pezzetti. Mettete i capperi in acqua per togliere il sale in eccesso. Mettete l’uva sultanina in acqua per farla rapprendere. Scolate i capperi e l’uva e tagliate. In una padella capiente mettete l’olio con l’aglio e stemperate a fuoco moderato le alici. Aggiungete il resto degli ingredienti e cuocete per pochi minuti. Togliete l’aglio. Aggiungete un mestolino di acqua di cottura della pasta. Scolate gli spaghetti al dente e grondanti d’acqua. Mantecate e aggiungete il prezzemolo. Servite caldi.

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