Il filo di Arianna


Il mito di Arianna e Teseo ed il Minotauro

Scultura che rappresenta l'uccisione del Minotauro da parte di  Teseo




Dipinto  che rappresenta Arianna mentre dona un gomitolo di filo di lana a Teseo


Arianna è diventata famosa per aver aiutato Teseo, donandogli un gomitolo di filo, che srotolandolo gli fece ritrovare la strada del ritorno nel labirinto, in cui era rinchiuso il Minotauro, noto anche come Asterio (mostro dal corpo da uomo e con la testa da toro).
Il mito di Dioniso (Bacco) ed Arianna sull'isola di Naxos



Dai greci, Arianna, era chiamata anche Aridela (la visibile da lontano), Egle (la luminosa), Fedra (la splendente) per significare che era la luce che aiuta nelle tenebre,
Arianna
era sorellastra del Minotauro, perché anch' Ella era figlia di Minosse e di Pasifae.
Per sfuggire alla vendetta del padre Minosse, per aver permesso all’Ateniese Teseo la vittoria sul temutissimo mostro fratellastro, che si cibava di carne umana, Arianna lasciò l’isola di Creta con Lui, anche perché se n’era innamorata violentemente.





 Teseo, infatti, con le vesti macchiate di sangue, emerse dal labirinto, ( noto come il  famoso labirinto di Dedalo) e trovò Arianna che lo abbracciò appassionatamente e guidò il gruppo di tutti gli Ateniesi al porto. Salirono in fretta sulla nave e si allontanarono rapidamente a forza di remi.










 
Labirinto di Dedalo( che si trova sull'isola di Creta a Cnosso)






Alcuni giorni dopo, sbarcato nell'isola allora chiamata Dia e ora nota col nome di Nasso, Teseo abbandonò Arianna, quando la poverina dormendo profondamente, al risveglio si trovò sola ed abbandonata.
Per Teseo non ci fu un vero amore per la fanciulla, anzi alla prima occasione, appena  approdò nell'isola di Nasso, se ne liberò velocemente.
Piangendo Arianna fu ritrovata dal Dio Dioniso, che per caso si fermò con suo carro trainato da pantere sull’isola ed innamoratosi perdutamente di Lei, la sposò e la condusse poi con un corteo di baccanti, Sileni e Satiri a festeggiare sull’Olimpo.


Dioniso le regalò come dono nuziale, un diadema d’oro, opera di Efesto (Vulcano), che in seguito diventò una costellazione.
Dall’unione con Dioniso, Arianna, ebbe quattro figli, Toante, Stafilo, Enopione, e Pepareto.
Arianna fu uccisa da Artemide (Diana) sull’isola di Nasso per gelosia, poiché s’era invaghita anche ella di Dioniso e mal sopportava quella unione felice e serena.

L’amore è, spesso, causa di grandi dispiaceri e delusioni e quando, appare sereno e duraturo, conduce alla sopportazione ed è oggetto d’invidia e di gelosia, per cui non esiste la piena felicità.
Quante cose c'insegna la mitologia, quindi si può dedurre che ogni cosa che facciamo e viviamo, non è la prima volta, altri prima di noi, l'hanno già vissuto.

 

Commenti

  1. Arianna come simbolo della condizione femminile. L'amore è sentimento che lei deve vivere solo come l'uomo vuole. E non le appartiene e non le apparterrà mai.
    Amo più il riscatto di Medea, quell'abnorme rabbia e crudeltà che non la rende vittima dell'uomo fino in fondo, che anche nel suo essere madre scopre che i figli non sono suoi ma dell'uomo. Eppure Medea avrà vita più lunga e felice della povera Arianna. La mitologia ci potrebbe insegnare molte cose

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