'O 'Nzalatare

Venditore di Insalata, comunemente denominato ortolano, erbaiuolo, erbivendolo.
Diciamo subito che la parola insalata deriva dal latino e vuol significare mescolare il tutto per dare sapore con il sale.
I francesi miscugli di erbe e prodotti ortofrutticoli le chiamano, (salade), mentre gli spagnoli le definiscono (ensalade), per cui si può dire che tutti i popoli, che s’affacciano sul Mediterraneo, compresi i Greci, consumavano, come pasto principale, perché facilmente reperibile, le insalate miste, che venivano condite in appositi recipienti chiamate (‘nzalatiere

 inasalatiera classica di porcellana





Insalatiera di cristallo per portare in tavola
 
insalatiera bicolore moderna


‘E ‘nzalatiere sono dei catini fondi di porcellana, a volte anche in vetro o cristallo, a forma bislunga  o tonda, atti a far condire le insalate da portare poi in tavola
'E ‘nzalate si possono definire uno dei primi pasti dell’uomo Erectus, che senza affrontare animali, potè cibarsi strappando foglie od arbusti, che lo circondavano portandoseli alla bocca. come fanno le scimmie,( che mangiano prevalentemente foglie e gemme di arbusti e si alimentò così senza affaticarsi)..
In natura esistono una varietà di insalate, alcune sono selvatiche con crescita spontanea, altre sono coltivate a secondo del periodo stagionale o delle zone territoriali, dove meglio attecchiscono.
Le principali insalate utilizzate nella cucina dalle famiglie napoletane per i loro contorni prelibati sono :
‘a ‘nzalata riccia” che si trova principalmente in inverno, .
‘a ncappucciata” la si trova al contrario in estate .
:Il grido do’ ‘Nzalataro a comprare
“Mo’ m’ha figliate ‘na ‘nzalata, m’ha fatte durece ‘nzalatelle,
cheste vanne ‘na lira ll’una,
accattatavelle! So’ fresche !“
La regina, però, degli orti napoletani come insalata è
 "‘a lattuca" nota con vari nomi come:
insalata incappucciata ( detta anche iceberg)

‘a ‘ncappucciata = la cappuccina









insalata  'ncappucciata ( la cappuccina)

‘ ‘a riccia =
la lattuga crispa

insalata riccia

a rumana =
la lattuga romana






Insalata detta la romana ( ' a rumana)








Una delle ricette che vede la lattuga romana protagonista è la Caesar salad, un'insalata di fama internazionale e che erroneamente si crede messicana, venne infatti ideata da un cuoco italiano che gestiva il suo ristorante in Messico. La Caesar salad è composta dalle foglie centrali della lattuga, dal parmigiano reggiano, da quadratini di pane bruschettato e da pezzi di pollo arrostito.
 





‘a murtarella = la lattuga mortarella

insalata mortarella

‘a sanguegna =
la lattuga rossiccia


insalata rossiccia ( detta pure sanguegna)
a janculella = la lattuga biancolina
lattuga biancolina (detta pure janculella)

‘a lattuchella =
lattuga radicchiella.

insalata lattughella

Per definire la freschezza della lattuga in generale l’ortolano grida :
“Comm’è fresca ‘a cummara, cocchete’e late !”
Il significato traslato del detto è che “‘a cummara” è la fresca lattuga, mentre “‘e late “ sono i broccoli di rapa che l'attorniano.
Con il vocabolo ‘Nzalata, i napoletani indichiamo oltre alle lattuga, anche quella fatta con altri ingredienti ortofrutticoli, specie  come quella col pomidoro :
 " ‘a ‘nzalata ‘e pummarola ",


insalata di pomodoro




con pomidori tagliati a fette condita con sale origano, cipolla a fette, olio quanto basta e basilico.

‘a ‘nzalata caprese

insalata caprese



 
Con pomidori tagliati a fette sottili alternate in un piatto con fette di mozzarella anch’ esse sottili , con aggiunta di basilico, origano, sale ed olio quanto basta.

‘a ‘nzalata ‘e rinforze
Insalatra di rinforzo

Insalata composta di cavolfiore lessato tagliato a rametti, olive snocciolate, sia bianche che nere,capperi dissalati, acciughe lavate e spinate, sottaceti a pezzetti, foglie o striscioline di scarole, di lattuga, nonché le note papaccelle ( piccoli peperoni rossi carnosi e di sapore forte acidulo).

Papaccelle sotto aceto per insalata di rinforzo


Esiste, infine un proverbio, che per far riuscire una buona insalata (saporita e succulenta) che dice che occorre quello che fanno i quattro con la consonante 
 “ P “,
(il parco, il prodigo, il pazzo ed il porco)
Cioè in napoletano occorre
‘nu tirchie (il parco) pe’ mettere l’acite
‘nu scialaccone (il prodigo) pe'  l’uoglie
‘nu pazze (il folle) p’ ammiscarla
‘nu puorche (il maiale) pe’ sa’ magnà

Lasciate me lo dire : una buona insalata fa bene e non fa ingrassare e poi....... (buon appetito)

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