'O 'Ncenziere

‘O ‘Ncenziere era un venditore ambulante d’incenso, o meglio vagabondo, che andava da un capo all’altro della città irrorando fumi di incenso a destra ed a manca, come rimedio contro il malocchio e la mala sorte.
Incenziere, irroratore ambulante di incenso


 La figura d’ ‘o ‘ Ncenziere era rappresentata da un omone dalla gobba pronunciata, che camminava lentamente a causa di una malformazione delle gambe, vestiva con pantaloni alla zuava, camicia scura sotto un frac dismesso con fregi ed orpelli vari, nonché in testa recava una feluca inghirlandata di amuleti, (ciondoli di piccoli gobbetti di color rosso, larve di serpenti, scheletri rinsecchiti di rane).
L’incenso, che irrorava (a suo dire) serviva a tener lontano Jettatori provetti di malocchi ed a scacciare la scalogna, che si era insinuata in un negozio, in una famiglia pronunciando la cantilena celebre :”:Aglie, fravaglie, e fattura ca unu quaglia "
‘E ‘ncenziere , come i sacerdoti dell’antico Egitto erano convinti, che il potere dell’incenso e biascicando la vecchia litania :
‘Na carta ‘e ‘ncienze, ‘nu sorde!
‘Ncienze sante, ‘ncienze ricche!
Sciò, sciò, ciucciuvettele!
Male lenghe, uocchie sicche, !
 facevano intendere di essere capaci di annullare ogni malefico sortilegio e rendevano il luogo, asperso di incenso, immune. dalle fatture, che recavano malocchi.
L’incenso, come la mirra e l’oro furono i doni portati da Re Magi alla grotta di Betlem alla nascita di Gesù Cristo ed erano già a quel tempo simbolo di onoranze dei Re Sacerdoti ai loro Dio.
IL Re magio, Baldassarre,
 che portò l'incenso



 Attualmente l’incenso lo si usa nelle cerimonie solenni della chiesa cattolica sia cristiana, che ortodossa, e per purificare i morti nel loro viaggio per l’aldilà.
Venditore d'incenso di oggi

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