'A Banca 'O Sciùlio

‘A BANCA ‘O SCIULIO "

: Storia della Banca del Principe Gugliemo Ruffo di Scilla


Ritratto del Principe Guglielmo Ruffo di Scilla
‘O Banc’ ‘o Sciùlio  = (la banca dello scivolo) non era altro che un tipo di banca, classificate poi in "Banche usura", che sorsero e proliferarono specie a Napoli, ( se ne contarono circa 60) ed in tutta la Campania specie nel Nolano, con una follia finanziaria  di facili guadagni senza dover rischiare in investimenti produttivi.

 A Napoli,una  di queste, banche usura, fu la Banca di Scilla,  fondata dal Principe Guglielmo Ruffo di Scilla e  fu additata e definita dopo il suo fallimento per errati investimenti, come  “ la banca ‘o sciùlio”.
La sede principale e le numerose agenzie, che sorsero numerose a Napoli erano ubicate   generalmente nei dintorni di Via Toledo, che promettevano un tasso di interesse esorbitante, piuttosto elevato, che oscillava in media dal 15 al 30  per cento.
La detta banca di Scilla ( ‘o banc’o sciùlio) riuscendo a  mantenere la promessa iniziale di tassi particolarmente elevati, e per attirare ingenti capitali praticava oltre  a tassi elevati, all’inizio restituiva il denaro ricevuto in deposito in biglietti di carta, con  monete d’oro. Adottando questo sistema di accaparramento delle provviste, però,  non avendo previsto una svalutazione enorme tra le monete d’oro e da i biglietti di banca, e non riuscendo  poi a fronteggiare l'emoraggia di richieste di restituzione dei depositi ricevuti, a causa di una campagna di stampa promossa dal Governo nazionale e dai banchieri filogovernativi che andavano  diffondendo sospetti di insolvibilitàdi detta banca.
La efficace campagna di stampa riuscì ad impaurire gli investitori, che in un baleno chiesero i lori capitali e così si ebbe il tracollo di tutta quella attività finanziara,  anche perchè si ebbe una pesante perdita nel mercato dell'olio e del grano, prodotti su cui si era investito speculando e non sapendo coprirsi da eventuali rischi..
La banca di Scilla,  fallì miseramente e quindi le sue operazioni finanziarie furono  considerate solo una grande truffa.
Il suo fondatore, il principe Guglielmo Ruffo di Scilla, fu dichiarato  quindi fallito e molti investitori  persero il loro danaro, che avevano investito nella banca  di Scilla. L’arguzia napoletana  dopo  la brutta esperienza da quel momento sancì e dichiarò, la banca del Principe Ruffo di Scilla,  la banca dello Sciulio, lo scivolo  o meglio come la banca di una sonora caduta , di un cattivo investimento,  parafrasando e storpiando infine,  la parola "Scilla" in  " Sciulio", il passo fu breve.
Riflessione non sempre le promesse di grandi e facili guadagni sono vere. Meglio accontentarsi del poco ma sicuro.( Meditate genti, meditate genti)









 

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