Il Corocotta od il tigone dei nostri tempi


Sai che cosa è il “COROCOTTA”?
Non lo sai , non fa niente !………………………. te lo dico io.

Il Coracotta



Il “ Corocotta “ è un animale o meglio una belva molto feroce, che era utilizzata negli splendidi spettacoli di combattimenti organizzati tra animali o tra varie specie di belve, che si tenevano nelle arene dei più importanti anfiteatri ai tempi dell’Impero romano.
Il “Corocotta“ spesso era messo di fronte ad altri animali o ai gladiatori o ai condannati a morte.
Il “Corocotta “ era uno strano incrocio di una leonessa e di un "tigre maschio" ed aveva la pelle come un leone però macchiata come una tigre ed era cieco.
Notizia del “Corocotta” si ha nella celebrazione della ricorrenza della festa del millenario della fondazione di Roma, voluta dall’imperatore Filippo l’Arabo dopo aver vinto i Parti, durata tre giorni e tre notti dal 21 al 23 aprile del 248 d.C..



Busto del'Imperatore Filippo L'arabo












Quella strana belva fu presentata al popolo romano già 46 anni prima dall’imperatore Settimio Severo, quando fece ritorno a Roma nel 202 d.C., dopo la presa di Bisanzio e la riunificazione dell’impero Romano. (Da” Historie Romane di Cassidione – Epitomo 77 capitolo”



Busto dellImperatore romano Settimio severo




In cattività, negli ultimi tempi, si sono verificati alcuni casi di incrocio fra leoni e tigri, l'accoppiamento tra un esemplare di leone maschio ed uno di tigre femmina dà origine ad un ibrido detto Ligre mentre l'incrocio tra una leonessa ed un esemplare di tigre maschio dà origine al Tigone.

Ibrido di Tigone nato in cattività  nell'agosto del 2010

Ibrido di Ligre nato in cattività nell'ottobre 2008

 

I romani, nostri antenati, agli albori della civiltà erano dei barbari, non apprezzavano l'importanza dell'esistenza degli  animali liberi in natura  o li assoggetavano ai loro bisogni e sfruttamento, e spesso  li costringevano a vivere  ed accoppiarsi contro natura, creandone dei mostri.


Ai nostri tempi pare che le cose non siano cambiate molto.





Commenti

  1. Giusta osservazione! In una società in cui si esercita lo sfruttamento, non importa se schiavista o capitalista, non c'è rispetto per la natura. Si diffondono quindi usanze speciste, oltre a quelle razziste e classiste....

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