Storia di Palinuro

Le spiagge ed il promontorio di Pailinuro , il famoso arco naturale


Il nome di Palinuro deriverebbe, secondo alcuni dallo sfortunato nocchiero di Enea che, vinto dal sonno, cadde nel mare tirandosi dietro il timone, mentre altri tragggono la sua etimologia dal greco: Palinouros composto da due parole: palin e ouros; la seconda parola, nell'Odissea di Omero ha il significato di bufera, e in generale vuol dire «vento», mentre palin oltre alla comune accezione «di nuovo», esprime anche l'idea di «contrario», «che gira, che torna indietro».
Palinuro è, in definitiva, una designazione della tempesta. In effetti anche oggi si può constatare come il vento domini spesso impetuoso a Capo Palinuro, causando violente tempeste; ed è perciò probabile che il nome gli sia stato dato dai più antichi navigatori Greci che costeggiavano il Tirreno. La presenza di una civiltà a Palinuro è testimoniata anche dalle scoperte archeologiche fatte sul posto, alcune delle quali (come quelle riguardanti le monete) sono state catalogate al VI secolo a. C., ed altre al secolo IV, come si può desumere da un cippo sepol-crale venuto alla luce nel 1933 sulla costa di Palinuro, nel luogo detto
le Saline.


Cenotafio di Palinuro scoperto nel 1933  lungo la costa



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