'O Sciarabballe


'O Sciaraballo





A proposito di curiosità vuoi conoscere come si giungeva a Napoli dalle zone periferiche e dai villaggi limitrofi? Quali mezzi di trasporto si usavano per raggiungere il centro da queste località fuori porta e abbastanza distante dalla cinta muraria e daziaria?

Diciamo subito che il mezzo di trasporto pubblico, utilizzato dal popolo per spostarsi dall’entroterra napoletano per giungere in città, fu senza dubbio il cosiddetto “ Sciarabballo”
Lo Sciaraballo, reso famoso dalla canzone cantata ed interpetrata magnificamente dal cantante Mario Merola nella rappresentazione sceneggiata “‘O Zappatore” canzone, scritta e musicata da Albano e Bovio, quando e menzionato nei versi
(e i’ ca so’ scise ‘a copp’‘O Sciarabballo, senza cercà ‘o permesso, abballo i’ pure.)
Lo Sciarabballo nell’idioma popolare non è altro che la deformazione della traduzione francese della diligenza ( Char- à bancs ) che letteralmente significa carro con panche di legno parallele, tirato da animali ( cavalli od asini)
Prima dell’utilizzo da parte del popolo di questo mezzo di trasporto si andava a piedi o ci si accontentava di viaggiare con carri che trasportavano merci d' ogni genere od animali vari ( i carri bestiame).
‘E Sciaraballe erano anche soprannominati (‘E Cafuniere) perché generalmente erano stracolme di Cafoni ( popolani e contadini provenienti dai villaggi e località fuori porte della città, che venivano ogni mattina a commerciare con i residenti cittadini.)”
I Nobili( i ricchi) per spostarsi non usavano ‘O Sciarabballo . avevano propri mezzi di trasporto come carrozze , carrozzelle; la media e bassa borghesia utilizzavano bensì ‘o Rirote ( il calesse) per i brevi percorsi, mentre era a loro disposizione ‘A Diligenza, sorta di carrozza con panche imbottite di morbida lana o di piume, per quelli più lunghi ed era un servizio generalmente gestito da privati.
La Diligenza, quando divenne di pubblica utilità, fu chiamata “ OMNIBUS “ (dal latino = per tutti), divenuto più brevemente solo “ BUS “, da cui è avuto il FILO-BUS per indicare il mezzo di trasporto, che si muove per mezzo di un trolley collegato ad un filo della corrente elettrica ed infine “ AUTO-BUS “ che si sposta senza corrente elettrica, ma il suo movimento è dato dall'azione di un motore a scoppio alimentato da prodotti petroliferi ( benzina, gasolio o nafta)
Il primo servizio regolare di trasporto pubblico effettuato con diligenza (Corriera del tipo Sciaraballo) lo volle nel 1883 dal Sindaco del comune di Ponticelli , Antonio Bova “ e fu soppiantato nel 1890 quando fu istituita la ferrovia vesuviana, prima fino a Somma e poi fino a Sarno.
L’Era dello Sciaraballo terminò definitivamente, quando apparvero i Tram ( Vagoncini con ruote ) non più trainati da animali ma da motori alimentati dall’elettricità su un percorso prestabilito (i binari) nel 1910 con la compagnia tranviaria del Belgio che collegò le periferie quotidianamente con il centro.

Commenti

  1. Anche al mio paese d'origine (Minervino Murge), si chiama più o meno così. Un saluto vero.

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  2. Kapperi sei anche Tu Napoletano?...E immagino che vivi a Napoli.

    Ahimè sono 11 anni, dopo un veloce prepensionamento, che vivo in Lombardia ed ho già cambiato ivi 2 residenze.
    Ho seguito mia Figlia, il cui allora Fidanzato ed oggi Marito vincendo un concorso pubblico fu destinato da queste parti...

    Detto tanto per presentarmi, Ti faccio dono di un'immagine trovata nel web ed attinente a questo post..



    Un salutone, ciaoooooooooooo
    Angela

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  3. Carissima angela, o meglio nonnamia, ti ringrazio tantissimo per la foto, la riprodurrò anche sulla storia della mia cittadina chiaiano nel capitolo i mezzi di comunicazione tra napoli e i comuni vicinori deklla zona nord. ti ringrazio anche per avermi letto e commentato, ti invito a leggermi anche nelle curiosità storiche , specie nel post " processo a piazza del plebiscito"un processo da me immaginato fatto dalle statue del palzzo reale. ancora tante grazie, sono anche su fb, come " sasà vacca" tiaspetto . Sasà 'o professore

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  4. Sei formidabile, Sasà! Il tuo blog è ricco di argomenti di ogni genere, dalla mitologia ai richiami storici sulla quotidianità del passato con immagini e notizie che andrebbero perdute se non raccolte. Fai un'opera utile meritoria!

    Tanti saluti
    Gemma

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  5. C'è una canzone di un festival di Napoli degli anni '60, più o meno, che dice "pigliai 'o sciraballo, pigliai 'o sciraballo... e qualcosa come nennella 'e cione". Sai dirmi il titolo?
    Grazie e complimenti,
    Angelo
    angelo.destefano@gmail.com

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