'O Fuchiste

‘O Fuochiste è il Fuochista, Pirotecnico, Razzaio.

 Mestiere di chi fabbrica i fuochi d’artificio e che poi li fa esplodere, accendendo la relativa miccia, illuminando così le notti delle feste, in cui è stata richiesta la sua opera.
I più grandi fuochisti di ogni tempo sono quelli di Mugnano di Napoli, quelli della famiglia dei Vallefuoco, che annoverano intere generazioni, che si sono tramandate quest’arte da padre in figlio ed erano facilmente riconoscibili per le mutilazioni, che si producevano durante le loro prestazioni

Altri fuochisti rinomati sono quelli di Sant’Anastasia, di Ercolano,

di Torre del Greco, che spesso si confrontano nelle gare pirotecniche nazionali, ed in quelle regionali che si tengono ogni anno nel Comune di Mugnano di Napoli durante la festa di S. Biagio, il 3 febbraio e a fine ottobre in occasione di quella del Sacro Cuore di Gesù

Indossano per l’occasione un speciale divisa:

Camicia bianca ePantaloni azzurri, (il colore bianco per onorare la purezza della Madonna immacolata, mentre l’azzurro simboleggia il colore del manto della stessa)

Un noto Fuchista del centro di Napoli si vantava che con le sue botti era stato capace di infrangere più vetri lui, che tutti i bombardieri alleati durante l’ultima guerra

Attraverso i botti si parla, si danno messaggi come:
a sparata d’inizio,  (insieme di piccole botticine per  dare poi sfogo alle botti più potenti)
‘e granate d’argiente,  ( insieme di granate, razzi sparati verso il cielo, che nel ridiscendere appaiono come una cascata  di fili d'argento)
‘e granate a piogge,  (Insieme di granate, razzi, che dopo lo scoppio in alto ricadono al suolo con vari colori a poggia)

‘e granate ‘e cuntorne, (chiamata anche batteria di riempimento , perchè viene sparata solo a colpi isolati per riempire  l'intervallo fra uno scoppio  di granate e l'altro)
‘e granate cu ‘a ‘ntesa rata,  ( insieme di granate che prevedono dopo lo scoppio una risposta  secca di un colpo di mortaio)
infine Il finale, dopo una sequenza ininterrotta di botti che preludono lo sparo dell’ ‘a cagliosa “(il botto di chiusura