L'Everajuole
L'Everajuole era l'Erbaiolo. Erbivendolo.
Un tempo Venditore di sole erbe medicinali, ed il suo negozio é noto attualmente come l’Erboristeria.
Le principali erbe medicinali che vendeva erano:
l’Evera cetrangola,
( Erba cetrangola per curare ferite in genere per cicatrizzare)
l’Evera de li vierme,
( erba adoperata per curare i vermi intestinali)
l’Evera pepe,
( erba che ha sapore bruciante e si usava per curare le afte ed il dolore di denti)
l’Evera troja
( erba curativa contro i vermi intestinali ed il verme solitario )
dai frutti si ottengono emulsioni e olio ,utile in passato, contro la tenia ( verme solitario) , per le coliche e affezioni intestinali.
l’Evera esca
(erba che ha virtù purgativa:ed è usata molto dai veterinari, quando brucia, il fumo, che tramanda, scaccia le zanzare; infine se applicata sopra le ferite ferma le emorragie).
Un altro Everajuole esisteva ed era, però, ambulante divenuto famoso, perché vendeva per le strade ed per i vicoli della nostra amata città erbe varie al grido di :
“Tenghe Aruta nuvella e ll’evera addirosa!“
(Traduz. =. Ho la ruta novella ed anche l’erba adorosa)!
“Tenghe ‘n’ata piantulella ‘e garuofene!
(Traduz. = Ho un’altra ed ultima pianticella di garofano!
“Tenghe aruta,’a menta e pure ‘a vasenicola!
(Traduz. = Ho la ruta, la menta, ed il basilico.
Le nostre popolane credevano che - ‘a Ruta -
fosse un’erba medicamentosa, era ritenuta antisterica,
un vermifugo valido, era carminativa ed aveva
il potere di allontanare dai bambini
malattie fantastiche e superstiziose, per cui ogni casa napoletana possedeva un vaso da fiori,
piantato con la Ruta, la Menta ed il Basilico.
Da qui. Poi, nacque il proverbio:
“Aruta ogne male stuta”
Infine l’Everajuole che era molto richiesto, perché vendeva con la sua spasella (una piccola cesta) anche l’evere ‘e mare e le alghe, che diventavano la materia base per saporite frittelle
(Quelle note come ‘e Pastacrisciute all’evera ‘e mare)
Erbivendolo moderno |
Un tempo Venditore di sole erbe medicinali, ed il suo negozio é noto attualmente come l’Erboristeria.
Le principali erbe medicinali che vendeva erano:
l’Evera cetrangola,
( Erba cetrangola per curare ferite in genere per cicatrizzare)
Erba cedrangola detta pure lupina |
l’Evera de li vierme,
( erba adoperata per curare i vermi intestinali)
Erba Cipollina ottima contro i vermi intestinali |
l’Evera pepe,
( erba che ha sapore bruciante e si usava per curare le afte ed il dolore di denti)
erba pepe |
l’Evera troja
( erba curativa contro i vermi intestinali ed il verme solitario )
Erba troia usata contro il tenia |
dai frutti si ottengono emulsioni e olio ,utile in passato, contro la tenia ( verme solitario) , per le coliche e affezioni intestinali.
l’Evera esca
erba Esca , detta anche citronella |
Un altro Everajuole esisteva ed era, però, ambulante divenuto famoso, perché vendeva per le strade ed per i vicoli della nostra amata città erbe varie al grido di :
“Tenghe Aruta nuvella e ll’evera addirosa!“
(Traduz. =. Ho la ruta novella ed anche l’erba adorosa)!
“Tenghe ‘n’ata piantulella ‘e garuofene!
(Traduz. = Ho un’altra ed ultima pianticella di garofano!
“Tenghe aruta,’a menta e pure ‘a vasenicola!
(Traduz. = Ho la ruta, la menta, ed il basilico.
erba " ruta " |
Le nostre popolane credevano che - ‘a Ruta -
fosse un’erba medicamentosa, era ritenuta antisterica,
un vermifugo valido, era carminativa ed aveva
il potere di allontanare dai bambini
malattie fantastiche e superstiziose, per cui ogni casa napoletana possedeva un vaso da fiori,
piantato con la Ruta, la Menta ed il Basilico.
Da qui. Poi, nacque il proverbio:
“Aruta ogne male stuta”
Infine l’Everajuole che era molto richiesto, perché vendeva con la sua spasella (una piccola cesta) anche l’evere ‘e mare e le alghe, che diventavano la materia base per saporite frittelle
(Quelle note come ‘e Pastacrisciute all’evera ‘e mare)
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